“L’Italia grazie alla totale mancanza di strategie politiche e alla tassazione selvaggia continua a essere fanalino di coda di un’Europa che a sua volta è fanalino di coda del mondo. La politica deve dare un segno di discontinuità andando in controtendenza rispetto a quanto fatto fino ad ora e cioè utilizzare il settore auto come bancomat”. Questo il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, ai dati europei delle immatricolazioni auto, diffusi oggi da Acea, che a novembre hanno registrato il terzo rialzo consecutivo con 975.281 unità, +0,9% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre in Italia lo stesso mese si è chiuso a -4,54%. A fronte di questo timido segnale europeo di ripresa, il mercato dei 27 più Efta resta in territorio negativo con un complessivo negli 11 mesi di -2,8%. “Da tempo chiediamo al Governo interventi concreti per il settore auto – prosegue il presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus-. In particolare l’attuazione di politiche di defiscalizzazione per i privati e le aziende. Ripartire dal settore auto, che occupa 1.200.000 addetti, significa offrire un futuro al Paese”.