Il consigliere comunale Libero Gioveni, esattamente a 10 giorni dalla fine di questo 2013, ricorda la grande possibilità che è stata offerta a questa Amministrazione (e quindi alla città di Messina) di poter usufruire entro l’anno di una così considerevole somma da impiegare nei vari ambiti del Risanamento ai sensi delle L.R. 10/90 e 4/2002, con l’obbligo però di impegnarla attraverso dei bandi di gara definiti come "atti giuridicamente vincolanti".
Ebbene, a distanza di 3 mesi da quell’annuncio, gli interrogativi del consigliere non possono che essere scontati:
Quali progetti sono stati presentati? Quali e quanti bandi di gara pubblicati?
La speranza – evidenzia Gioveni – visto che non sembra esserci traccia di tutto ciò, è certamente quella che l’assessore al Risanamento De Cola e i tecnici del Dipartimento abbiano agito per tempo anche se in silenzio, perché se così non fosse il rischio di perdere queste preziosissime risorse sarebbe certamente dietro l’angolo!
L’esponente Udc ricorda che il 18 settembre scorso lo stesso assessore, dopo l’annuncio di Bartolotta, tenne la prima riunione operativa impegnandosi a redigere nei successivi 30 giorni il cronoprogramma degli interventi con le priorità!
Il Sindaco Accorinti – prosegue Gioveni – annunciò in quella occasione l’intenzione di destinarli sia per il risanamento di Fondo Fucile, sia per l’acquisto sul mercato di alloggi da assegnare agli aventi diritto del bando per l’emergenza abitativa.
Lo stesso consigliere, invece, suggerì in aggiunta (anche per completare il risanamento di un’intera zona) di ridare decoro allo svincolo di Messina Centro eliminando l’obbrobrio di baracche e casupole (censite come "via La Rocca" e "Camaro S. Paolo basso") che tutti i turisti che scendono dallo svincolo "ammirano" sul lato destro nei pressi dell’ottocentesco ponte FS di Camaro.
Gioveni, quindi, invita il Sindaco Accorinti e l’assessore al Risanamento De Cola a fare definitivamente chiarezza sulla vicenda, al fine di dare certezze su tempi e modalità d’intervento in riferimento ai fondi a disposizione, non alimentando così, come spesso è accaduto in passato, facili speranze a chi purtroppo in questo ambito è stato per decenni vittima di una politica inetta e clientelare.