«Occorre smettere di pensare, come purtroppo fanno oggi troppi giovani, che per essere accettati dal »branco« sia necessario bere superalcolici e fare uso di droghe, magari in un mix letale fra le due cose», «i ragazzi possono divertirsi e magari anche essere ribelli, senza per forza rischiare la propria vita e quella degli altri, che è una e preziosa». «Basta veramente poco per salvarsi in queste feste e in specialmodo a Capodanno dove vige l’anarchia alcolica piu’ assoluta: "cari giovani fate guidare chi non ha bevutO"». È l’appello che lancia dj Aniceto, membro della Consulta Antidroga presso il Dipartimento governativo a Palazzo Chigi, dopo l’ultima drammatica tragedia della bimba di 9 anni uccisa in uno scontro frontale da un rumeno ubriaco e drogato al volante. «Trovo che sia davvero triste cercare la spensieratezza della bella età nello stordimento della droga e dell’alcol e non in quel che di bello il mondo ha ancora da offrire – sottolinea Dj Aniceto, promotore di campagne antidipendenza su facebook e twitter, e testimonial dei sani valori in tv con Piero Chiambretti e protagonista di tante notti in discoteca, dal Nord al Sud d’Italia – Purtroppo, è un modo di pensare troppo comune in Italia, senza differenze geografiche. Una differenza però possono farla qualità e caratteristiche dei locali, privilegiando un tipo di pubblico piuttosto che un altro». «Mi piacerebbe, inoltre, che tutti gli addetti ai lavori e sto parlando anche dei troppi politici del nostro Paese – spiega Dj Aniceto – si passassero una mano sulla coscienza e nonostante crisi e spending review lanciassero messaggi concreti e positivi, dalle discoteche ai social network, per ribadire un secco no a sostanze dannose come le droghe e i superalcolici».