Non comprendiamo quali cambiamenti e quali miglioramenti ha portato la nuova riorganizzazione dell’Ente. Sono stati confermati gli stessi incarichi e agli stessi dirigenti; sono state disattese le lunghe e continue dichiarazioni del Segretario Generale Le Donne e dell’Assessore al Personale Mantineo. L’unica novità è quella del City Manager, figura strategica che ha un senso solo se realmente potesse svolgere il ruolo e le funzioni che ne discernano dalla legge, ma purtroppo dobbiamo registrare che anche il Segretario Le Donne, aldilà dei buoni propositivi, non ha avuto la forza di fare ciò che in questi mesi ha dichiarato e resta succube delle scelte altrui. Sulla diminuzione del numero dei dirigenti eravamo e siamo d’accordi ma stranamente resistono gli Interim e i Capi Area, che significa incremento della retribuzioni individuali dei dirigenti più fortunati. I Dipartimenti Strategici che meritavano e meritano di dover essere ripensati restano in mano ai funzionari più accorti, dove i dirigenti sono solo specchio per le allodole. Resta il Comandante del Corpo di Polizia Municipale, ma con interim all’Avvocatura e nel contempo si annuncia l’arrivo per mobilità di un nuovo dirigente per la Polizia Municipale, quindi un ulteriore aggravio di spesa del personale e forse per rimpatriare qualche altro messinese amico di infanzia. Aspettiamoci che da qui a pochi giorni saranno individuate le Alte professionalità, con le stesse logiche del passato, ma con le promesse dell’istituzione delle Posizioni organizzative, sapendo che queste ultime saranno fatte dopo che gli strateghi del Palazzo stabiliranno il “chi”, il “quando” e il “quanto”. Assegnazione di taluni dipartimenti in maniera inopportuna e inappropriata, sacrificando qualità e professionalità dirigenziali in dipartimenti di scarso impatto gestionale. Gli incontri tenutisi nel mese di Dicembre con le Organizzazioni Sindacali andavano in altre direzioni; Definito il funzionigramma bisognava passare alla definizione dei criteri per l’attribuzione degli incarichi dirigenziali e l’assegnazione del personale. Giunti a questo punto ci preoccupano le generiche dichiarazioni del Segretario Generale che annuncia la riassegnazione delle 1800 unità. Ci preoccupa perché non è il City Manager a stabilire “chi fa cosa e chi va dove”. Non abbiamo traccia di ciò che si vuole fare dei Servizi Sociali, malgrado le dichiarazioni dell’Assessore Mantineo. Si, lo sappiamo bene, si arriverà all’ultimo secondo, in emergenza, per celebrare gare rabberciate e calcolate per continuare nella confusione più totale, con dichiarazioni di buoni intenzioni, dimenticandosi delle parentopoli, degli interessopoli, della trasparenza, delle buoni prassi, degli interessi e dei bisogni della collettività.
E’ il caso di ricordare come sono stati programmati i fondi PAC, disattendendo quelli che erano le dichiarazioni programmatiche dell’Assessore e gli accordi già sottoscritti;
Su Casa Serena, alla fine si è fatto ciò che gli uffici del dipartimento hanno deciso, proroga sino a marzo praticando una riduzione oraria “ad personam”; Sulla programmazione dei fondi della 328 del triennio 2013-2015 non si hanno notizie, ne tanto meno sulla istituzione delle Aree Omogenee Distrettuali che dovevano essere frutto di apposite conferenze di servizio. Nulla. E intanto i previsti 45 giorni scadono il prossimo 7 gennaio e quindi tutto resta come prima. Eppure si era detto che questi tre mesi di proroga dei servizi scoiali dovevano servire per dare vita ad una programmazione integrata dei servizi sociali con fondi del bilancio, 328, PAC e coinvolgimento delle Istituzioni e Privato Sociale. Bene Assessore Mantineo, decideranno gli uffici. Sui precari si pratica una integrazione oraria a ribasso, salvo, come è giusto che sia, gli appartenenti al corpo di polizia municipale, ma solo per due mesi, senza una vera programmazione ed una strategia futura; Sin’oggi abbiamo visto solo la dismissione dei tornelli, l’invito a mantenere la spazzatura in casa, rinviare l’isola pedonale, sventolare bandiere della pace o sentirsi dire che Accorinti è la guida spirituale. Purtroppo Accorinti e i suoi Assessori non hanno la forza o la volontà di rimuovere le incrostazioni di una struttura che è sempre ancorata a vecchie logiche. Tutte le dichiarazioni di buona volontà sono state puntualmente smentite o smontate dagli strateghi di Palazzo Zanca. Come Cisl siamo interessati a fare funzionare meglio la struttura organizzativa e soprattutto contribuire ad innalzare il livello qualitativo dei servizi resi alla collettività che sin’oggi ha solo vissuto di speranze. Purtroppo qui non si cambia Messina dal basso; qui siamo caduti in basso, dove cambia tutto per non cambiare nulla. Purtroppo essere corretti, essere propositivi, non paga. Bisogna scendere ai livelli del compromesso e dell’inciucio, ma la Cisl non ci sta e da oggi batterà colpo sul colpo. Questa è la nostra programmazione del 2014.