“Se per la sinistra immobilizzata e la destra ‘poco’ catto e ‘molto’ conservatrice le coppie gay non esistono, per il nostro papa ci sono. Per fortuna. E pongono sfide educative inedite. Se si va avanti di questo passo, per emanciparci saremo costretti a chiedere asilo politico in Vaticano”. Ad affermarlo con un filo di ironia è Enrico Oliari, fondatore di GayLib (gay di centrodestra), il quale fa notare che “non solo: rivolgendosi ai padri superiori generali, il pontefice ha posto anche la questione dell’omogenitorialità, superando nella percezione della realtà di anni luce il nostro Angelino Alfano”. Oliari, che dopo il suo ricorso alla Corte costituzionale del 2010 sul matrimonio gay è oggi in attesa del giudizio della Corte europea, osserva che “l’omofobia silenziosa e perbenista della classe politica italiana ha ormai fatto il suo tempo e oggi si infrange sulla roccia di chi non vuole somministrare il vaccino contro la fede. E mette alla berlina quei moralisti che ancora oggi pretendono di essere più papalini del papa”.