L’indagine “Vacanze con i nonni”* commissionata da InterContinental Hotels Groupall’istituto di ricerca IPSOS è stata condotta per capire la qualità della relazione fra i giovani adulti della cosiddetta Generazione Y (18-30enni) e i loro nonni. Nonostante il 70% circa dei giovani abbia dichiarato di avere una relazioni molto positiva o positiva con i propri nonni, per più di un terzo di loro i rapporti sono andati “allentandosi” rispetto al passato da quando sono adulti.Ne segueun dato interessante: oltre la metà degli intervistati vorrebbe riappropriarsi della stretta relazione che aveva un tempo con i propri nonni, percentuale che raggiunge il 70% se si considerano anche coloro che hanno dichiarato che questo pensiero non è in cima alle loro priorità, ma che comunque sarebbero favorevoli ad un riavvicinamento.
La ricerca è stata condotta su un campione di oltre 2.500 giovani provenienti dall’area mediterranea, per capire similitudini e differenze fra “cugini”. In particolare, sono state ascoltate le opinioni ed esperienze dei 18-30enni provenienti da Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Turchia e Israele. In generale, i giovani considerano i nonni come parte fondamentale del proprio nucleo familiare in tutti i paesi (addirittura il 92% degli israeliani) ad esclusione della Turchia, dove questo sentimento appartiene a meno della metà del campione, ma è importante sottolineare come questo legame si affievolisca con il passare del tempo. Questo avviene in particolar modo in Italia, dove il 70% degli intervistati afferma che da bambini i nonni erano percepiti all’interno del nucleo familiare,e da adulti rimane vero solo per il 43%.
E’ interessante notare che fra tutti gli intervistati l’80% circa di coloro che hanno attribuito valori e pensieri positivi alla famiglia sono gli stessi che hanno incluso i nonni nel nucleo familiare ristretto. Probabilmente è per questo motivo che il 70% degli intervistati avrebbe piacere di stringere nuovamente la relazione con i propri nonni, ai quali la Generazione Y associa diverse esperienze e ricordi a seconda del paese di origine. Le parole e le situazioni maggiormente associate ai nonni sono il “cibo” (circa 60% in Italia e Francia e circa il 50% in Spagna e Portogallo), le “vacanze” (soprattutto in Italia per circa il 70%, ma anche per metà degli spagnoli e circa il 40% di francesi e portoghesi) e la “paghetta” (per la maggior parte degli spagnoli, oltre il 60% degli italiani e circa il 40% di francesi, portoghesi e turchi), i francesi hanno menzionato più degli altri la “frequentazione di mostre, musei e spettacoli” con i propri nonni, mentre i portoghesi i momenti di “condivisione del gioco”.
Per i turchi invece, l’attività condivisa più comune riguarda le “celebrazioni religiose”, come l’andare insieme alla Moschea.
Per quanto riguarda la situazione attuale, in tutti i paesi la Generazione Y confessa di passare con i propri nonni meno temporispetto al passato, anche se francesi e turchi a partire dal loro 25° anno di età sembrano volersi riappropriare del legame: un trend opposto a quanto accade ai loro coetanei italiani, portoghesi, spagnoli e israeliani. In particolare il 36% dei turchi dichiara di avere oggi una relazione migliore con i propri nonni rispetto al passato.
L’affievolirsi del contatto fra le due generazioni viene imputato a differenti cause a seconda del paese di origine. Se per oltre un terzo degli italiani ciò è dovuto principalmente “al naturale corso della vita”, per francesi, spagnoli, portoghesi e israeliani viene imputato a una “minore disponibilità di tempo libero”. Si distinguono in particolar modo i turchi, per cui il motivo è soprattutto di natura “logistica” e cioè l’allontanamento dalla cittadina natiadovuto al trasferimento nelle grandi città per motivi di lavoro.
Tra le altre motivazioni citate,i giovani italiani e turchi concordano sul fatto di avere interessi diversi rispetto ai propri nonni, mentre i francesi sono molto concentrati sulla costruzione della propria famiglia e gli spagnolidella carriera.
Anche l’uso della tecnologia e dei nuovi modi per tenersi in contatto sono causa dell’allontanamento. Se la Generazione Yutilizza ogni giorno i social media per comunicare con i propri coetanei (citati in tutti i paesi fra i canali più usati e al primo posto in Portogallo, Turchia e Israele) seguiti dagli SMS (al primo posto per i francesi) e applicazioni varie per smartphone (al primo posto in Italia e Spagna), i contatti con i nonni sono mantenuti in primo luogo tramite le più tradizionali telefonate (mezzo preferito da francesi e turchi), seguite dalle visite di persona (israeliani, italiani, spagnoli e portoghesi) e gli SMS.
I nonni più “tecnologici” sembrano a sorpresa i turchi che utilizzano ogni giorno, nel 25% dei casi circa, sia le app per smartphone che i social network; questi ultimi utilizzati quotidianamente anche da un 10% dei nonni italiani e da un 11% dei nonni francesi.
Come precedentemente detto, oltre metà dei giovani adulti sarebbe interessata ad organizzare un viaggioco i loro nonni (francesi e italiani), percentuale che si avvicina al 60% per spagnoli e portoghesi e che supera il 70% per i turchi, dato che sottolinea nuovamente una “riscoperta” in questo paese del rapporto fra nonni e nipoti in età adulta. Unico dato discordante proviene da Israele, dove solo il 41% dei giovani andrebbe in viaggio con i nonni.
E’ anche interessante notare che circa un terzo dei giovani adulti ha già effettuato oppure effettua viaggi con i propri nonni, ad eccezione della Turchia (17%).
Chi non prende in considerazione l’ipotesi di viaggiare con i nonni, lo adduce a motivi di salute / mobilità degli stessi, mentre chi la reputa una buona occasione per riaffermare il legame preferirebbe recarsi in una località all’interno del proprio paese senza allontanarsi troppo. Ciò è vero per quasi l’80% degli italiani(Roma come destinazione preferita: 25%), per quasi il 70% degli spagnoli, oltre il 60% dei turchi e degli israeliani e più di metà dei francesi.
Metà dei portoghesi vorrebbe invece portare i propri nonni oltre frontiera, soprattutto in Francia (scelta anche dal 7% dei turchi e dal 5% degli italiani), ma esprimendo come seconda preferenza il Brasile.
L’Italia è invece la meta straniera preferita da francesi e spagnoli.
Israele si differenzia totalmente: il 40% cita come destinazione quella di provenienza dei propri avi, che per ragioni storiche è spesso fuori dai confini nazionali.
La scelta della meta sembra guidata nella maggior parte dei casi dal desiderio dei nipoti di far conoscere un luogo a loro familiare anche ai propri nonni, o dalla voglia di tornare in una città dove sono stati già insieme in passato. Gli unici a discostarsi sono i giovani turchi, che per il 42% li porterebbero nella meta dei sogni, ma non dei loro nonni, la loro!
Ma cosa farebbero i nipoti in vacanza con i propri nonni? Sembra che in tutti i paesi le passeggiate nella natura e per i parchi siano l’occasione ideale per muoversi e chiacchierare insieme. Anche la scoperta delle specialità culinarie ricopre un ruolo importante. Seguono le passeggiate per scoprire le bellezze artistiche della città.
Tra le peculiarità, i francesi menzionano anche la visita a musei e gallerie d’arte (26%) e gli spagnoli e gli israeliani passerebbero molto tempo a rilassarsi nella spa dell’hotel (29% e 64% rispettivamente). Più “intimi” i turchi e gli israeliani, per i quali la riscoperta del rapporto con i propri nonni avverrebbe durante lunghe chiacchierate nella camera d’albergo (29% e 73%).
Per aiutare nonni e nipoti a vivere il loro viaggio insieme, InterContinental Hotels Group ha deciso di dedicare loro le promozioni invernali, che permettono di risparmiare fino al 40% sul prezzo di una camera in uno dei brand appartenenti al Gruppo – sconti fino al 40%per Holiday Inn Express, Holiday Inn e Crowne Plaza, fino al 30% per gli InterContinental e fino al 25% per gli Hotel Indigo. La promozione èvalida per prenotazioni effettuate dal 27 dicembre fino al 31 gennaio 2014 per soggiorni nei weekend e alcune date infrasettimanali entro il 28 febbraio 2014.