Il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport del Coni, terzo e ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva, ha oggi accolto parzialmente la domanda di arbitrato del giocatore della Lazio Stefano Mauri e confermato la decisione della Commissione Disciplinare Nazionale del 2 agosto 2013, con la quale era stata inflitta al giocatore la sanzione di sei mesi di squalifica. Il centrocampista biancoceleste potrà dunque tornare a giocare da febbraio, giusto in tempo per il derby capitolino del 9: il 2 scade infatti il periodo di squalifica. L’istanza di Mauri aveva come oggetto la decisione assunta dalla Corte di Giustizia Federale il 2 ottobre 2013 con la quale, in parziale accoglimento del reclamo presentato dalla Procura Federale avverso la decisione in precedenza emessa dalla Commissione Disciplinare Nazionale, infliggeva al calciatore la sanzione della squalifica per nove mesi. Mauri era stato deferito, unitamente ad altri soggetti tesserati, in data 9 luglio 2013 dalla Procura Federale per la violazione dell’art.7, commi 1, 2 e 3, del Codice di Giustizia Sportiva ”per avere, prima dell’incontro Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce – Lazio del 22 maggio 2011, con altri soggetti tesserati e in concorso tra loro, posto in essere atti ad alterare lo svolgimento e il risultato del primo tempo della gara Lazio – Genoa) e della gara Lecce – Lazio, prendendo contatti e accordi diretti allo scopo”.