Scadenza per il pagamento della mini-Imu, termine per il tributo della Tares, sciopero del trasporto pubblico locale per 24 ore, in una giornata per la quale le previsioni meteorologiche danno pioggia su gran parte dell’Italia: sono gli ingredienti del venerdì nero che si prospetta per gli italiani dopodomani 24 gennaio. Il governo, nel decreto per l’abolizione della seconda rata del 2013 dell’imposta sull’abitazione principale, ha stabilito che nei Comuni nei quali è stato però deciso l’innalzamento dell’aliquota, prevista al 4 per mille per l’Imu, i proprietari di prima casa, entro venerdi’ prossimo, dovranno portare a compimento il pagamento del 40% sulla differenza tra l’imposta calcolata applicando l’aliquota comunale (massimo 6 per mille) e quella calcolata sull’aliquota di base. Il numero dei Comuni interessati è di circa 2.500 e tra questi ci sono numerosi capoluoghi di provincia. La cifra, secondo calcoli effettuati da numerose fonti, dovrebbe andare in media da poche decine di euro a un massimo di circa 250-300 euro, come per le case più grandi e situate nel centro delle citta’ che hanno applicato l’aliquota massima. La scadenza del 24 gennaio e’ valida anche per i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, i quali dovranno invece versare il 40% della differenza tra l’imposta con aliquota di un massimo del 10,6 per mille e quella sull’aliquota di base del 7,6 per mille. I Comuni non hanno inviato alcun bollettino quindi il pagamento puo’ essere effettuato attraverso il modello F24 o con un bollettino postale apposito. Sul fronte del pagamento della Tares, i contribuenti sono chiamati a pagare sempre entro venerdi’ prossimo la maggiorazione che avrebbero invece originariamente dovuto versare entro il 16 dicembre, se un decreto non avesse concesso agli Enti locali l’autonomia nella decisione sulle scadenze, senza sanzioni o interessi di mora in caso di ritardo e attraverso l’invio di un bollettino pre-compilato. In caso di mancato pagamento entro il 24 gennaio, e’ previsto che scattino interessi e sanzioni e che il pagamento sia eseguito con il modello F24. Due quindi le scadenze, e perfino i sociologi si sono scomodati per parlare dello stress da incertezza, in riferimento alle notizie sull’imposta per la casa che si sono susseguite dalla legge di stabilita’ al decreto per l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, talvolta in apparente contraddizione tra loro. Numerose anche le proteste delle associazioni dei consumatori, soprattutto dopo che presso gli sportelli pubblici si sono assiepate centinaia di persone per pagare la Tares o per avere informazioni circa la mini-Imu. I Comuni, davanti al panico dei contribuenti, hanno provveduto con la pubblicazione on line di dettagli e guide al pagamento, o con calcolatori utilizzabili attraverso l’inserimento dei dati del proprio immobile. Tanto non e’ bastato pero’ a indurre al silenzio il coro delle associazioni di categoria che, ancora oggi, chiedono una proroga della data dei due pagamenti. Ad aggravare la situazione dell”’italiano medio” lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dall’organizzazione sindacale Usb Lavoro Privato per il settore del trasporto locale. Negli orari di punta saranno quindi a rischio gli autobus, le metropolitane, i tram e i treni gestiti dalle societa’ di trasporti comunali. Una buona notizia, pero’, e’ arrivata nella giornata di oggi, almeno per gli imprenditori: il ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di prolungare di tre mesi il pagamento all’Inail di premi e contributi che si sarebbero dovuti versare in un’unica soluzione entro il 16 febbraio prossimo. Il pagamento sara’ invece dovuto il 16 maggio maggio, con immediato beneficio del bonus previsto dalla legge di stabilita’ per un totale di un miliardo di euro.