Germanà (Ncd): Alfano e Schifani validi interlocutori di Crocetta per fronteggiare le criticità siciliane

In relazione all’incontro tenutosi stamani a Roma tra membri del Governo Nazionale e quello Regionale, il deputato siciliano Nino Germanà (Ncd) mette in evidenza il forte senso di responsabilità con cui il Nuovo Centro Destra, scevro di preconcetti partitici, da sempre colpevoli di aver condizionato le politiche nazionali, causando spesso una mala gestio della cosa pubblica, ha affrontato la situazione, venendo in soccorso della Regione Sicilia.
"Com’è noto, nei giorni successivi alla bocciatura del Bilancio da parte del Commissario di Stato, nessuna voce si era levata in sostegno dell’esecutivo palermitano, lasciato pressocchè solo dai cosiddetti alleati, a fronteggiare una situazione di gravissima criticità, che ha rischiato di causare un enorme danno socio-economico, giacchè migliaia di lavoratori, in questi giorni, hanno temuto di non percepire stipendio a causa di suddetta bocciatura. Ebbene, affinchè la questione venisse sbrogliata, il Governatore ha chiamato in causa proprio il vicepremier e insieme a lui anche il presidente Schifani, i quali hanno subito organizzato un appuntamento di confronto preliminare", spiega l’on. Germanà. Entrambi erano presenti quest’oggi nella Capitale dove si è tenuto l’incontro insieme ai ministri Delrio e D’Alia, del sottosegretario alla presidenza, Patroni Griffi, del capo di gabinetto del ministro dell’Economia, Cabras e dell’on. Faraone, quest’ultimo, tra i fautori della riunione.
"Lo spirito di cooperazione che contraddistingue la nostra visione della politica mi sembra evidente-continua il deputato regionale di NCD-. Non abbiamo voglia nè bisogno di arenarci su sterili battaglie di stemmi. Il Presidente Crocetta sapeva già che in Angelino Alfano e Renato Schifani avrebbe trovato validi interlocutori nonostante non siano propriamente i sostenitori della sua maggioranza e questa richiesta di supporto,veicolata proprio alle loro persone, è lusinghiera, giacchè denota il riconoscimento trasversale di questo modus operandi che è proprio dell’intero gruppo di lavoro NCD.
“Se falliamo, falliamo tutti ed è nostro precipuo dovere tutelare la cittadinanza non costringerla a pagare lo scotto di contrapposizioni tra maggioranze e opposizioni", conclude il deputato.