Auto o motorino per andare a scuola per 1 liceale su 3

Lo apprendono a scuola. O meglio: lo imparano nel tragitto che da casa li porta a scuola che la mobilita’ e’ soprattutto motorizzata e quindi, appena l’eta’ diventa quella da patente, tendono a montare su uno scooter o a mettersi al volante di un’automobile. Sono questi i risultati della piu’ ampia indagine italiana sulla mobilita’ degli studenti realizzata da Legambiente ed Euromobility su un campione di 5.516 studenti di 8 citta’. Sono stati proprio i ragazzi delle superiori, con la supervisione dei tecnici delle due associazioni, a vestire i panni dei mobility manager e ad analizzare gli stili di mobilita’ dei loro coetanei nei centri urbani di Bologna, Carrara, Catania, Potenza, Ravenna, Roma, Torino, Venezia-Mestre. Capoluoghi scelti per rappresentare tutte le tipologie di percorso (scuola di quartiere raggiungibile in poco tempo come nel caso dell’istituto di Roma, scuola frequentata da studenti pendolari come nel caso di Potenza ecc.) rappresentative del nord, centro e sud del paese. La distanza media percorsa per andare da casa a scuola è stata pari a 9.0 km: la più breve a Roma (3.6), seguita da Carrara (5.3); la più elevata quella di Potenza (16.7). Secondo i dati, a 15 e 16 anni l’uso di veicoli privati a motore come conducente o come passeggero si attesta al 30% circa. Lo 0,9% dei 15enni guida il motorino e la percentuale cresce al 3,5% tra i 16enni. Al crescere dell’età aumenta l’uso di scooter e macchine fino a raggiungere la percentuale di quasi il 40% a 19 anni e di addirittura il 50% circa a 20 anni. Tra le 8 città prese in esame, Carrara e Roma si aggiudicano il primato di regine dei motori, raggiungendo percentuali di uso di veicoli privati a motore prossime all’80%, mentre il capoluogo dove piedi, bici e trasporto pubblico sono piu’ diffusi e’ Venezia-Mestre. In generale, se tra il primo e il secondo anno di scuola si osserva una lieve riduzione nell’uso dell’auto, da attribuire probabilmente ad un aumento dell’autonomia degli studenti che determina un aumento nell’uso dello scooter e talvolta del trasporto pubblico, proprio l’aumento di autonomia nelle classi di età maggiori (tra i 19enni e i 20enni), determina di nuovo un maggiore ricorso all’uso dell’automobile. Nel dettaglio il mezzo pubblico è il veicolo preferito dagli studenti di Venezia-Mestre per raggiungere la scuola. Qui solo l’8,7% dei ragazzi coinvolti nell’indagine ricorre all’auto o allo scooter privato, quasi come a Torino, dove il 59.3% si affida ai bus, tram e treno metropolitano. A Roma invece ci si sposta quasi sempre con veicoli a motore (68,9% dei casi) anche se la scuola e’ la piu’ vicina tra quelle selezionate nell’indagine. Nello specifico, la piu’ alta percentuale di scooteristi si trova a Carrara (15.7%), seguita da Roma (13.5%), mentre a Potenza quasi nessuno va in motorino. L’auto privata e’ il mezzo prediletto dagli studenti romani (55.4%) e di quelli di Catania (44.6%), mentre a Venezia si registra la piu’ alta percentuale d’uso dei mezzi pubblici (66,3%) e quindi la piu’ bassa per l’uso di veicoli privati a motore (7,7%). Ravenna e’ la regina della bicicletta (39.1%) mentre a Torino (12.2%), quasi al pari di Catania (11.4%), si va anche frequentemente a piedi. 25 minuti e’ il tempo medio impiegato per andare da casa a scuola e se gli studenti di Roma ci mettono meno (11 minuti, grazie alla scelta della scuola di quartiere), sono quelli di Torino a impiegare piu’ tempo di tutti (33 minuti). La scelta del mezzo influisce quindi anche sulle emissioni inquinanti: a Catania le emissioni annuali di Pm10 a studente sono le piu’ elevate (133 grammi/anno), mentre con 39 e 37 grammi/anno, Venezia e Ravenna sono le citta’ meno inquinate. L’impatto ambientale maggiore del Pm10 si ha a Roma con 29 milligrammi emessi ogni chilometro percorso, mentre a Torino e Venezia si misura l’impatto minore (rispettivamente 12 e 10 mg/km). Stesso discorso per le emissioni di anidride carbonica (CO2), che sono limitate a 128 kg/anno complessive a studente a Venezia e a 145 kg/anno a Ravenna ma raggiungono i 511 kg/anno a Catania. L’impatto ambientale maggiore di queste emissioni si misura a Roma (121 grammi/km), mentre rimane a livelli piu’ bassi ancora a Venezia (34 grammi/km) e Torino (48 grammi/km).