Maxipenali, oggi l’udienza di merito in Corte dei Conti

Si celebra oggi una nuova udienza – di fronte alla Terza Sezione d’Appello della Corte dei Conti – del procedimento per le maxipenali delle newslot. Le dieci concessionarie degli apparecchi nel febbraio 2012 sono state condannate a pagare complessivamente circa 2,5 miliardi per il danno erariale che lo Stati ha subito a causa del ritardi nella creazione (tra il 2004 e il 2007) della rete delle slot. Le concessionarie vennero ritenute responsabili di aver disatteso gli obblighi della concessione: non si adoperarono infatti "perché fosse pienamente realizzato il collegamento di tutti gli apparecchi" alla rete, in modo da consentire il controllo del "costante flusso di dati delle giocate verso il sistema centrale di AAMS". E ancora, scriveva il giudice di primo grado, la Procura – come fa sapere Agimeg – non solo aveva "evidenziato uno sperpero di risorse pubbliche", ma aveva anche "messo in luce gravissime illegalità che hanno escluso quasi del tutto l’esercizio del controllo pubblico sul gioco. A novembre scorso – avvalendosi della norma sulla definizione agevolata dei contenziosi contabili inserita nel decreto per l’abolizione dell’Imu – Lottomatica, Sisal, Snai, Cirsa, Cogetech e Gamenet chiedono la sanatoria, la stessa Sezione d’Appello fissa la condanna al 30% della somma stabilita nella sentenza di primo grado. In totale le sei versano 349,5 milioni (la condanna di primo grado per loto ammontava complessivamente a 1 miliardo 165 milioni), cui vanno aggiunti una quindicina di milioni di interessi legali. Nell’udienza di oggi, la Corte – costatato l’avvenuto pagamento – dichiarerà l’estinzione del procedimento. Per le altre quattro – Bplus, Hbg, Codere e GMatica – invece proseguirà il giudizio d’appello. Resta da definire tuttavia la posizione di Hbg che negli scorsi giorni – a termini scaduti – ha presentato un’istanza per ottenere anch’essa la sanatoria al 30%. Se la Corte accogliesse la domanda, la compagnia pagherebbe 60 milioni invece di 200. In sospeso anche BPlus che, secondo indiscrezioni, avrebbe invece proposto una transazione.