di Emilio Fragale
Il PD di Messina, ricorra – finalmente – a recuperare linee di profonda riflessione e concreta azione politica. Il chiaro segnale di disaffezione dimostrato dalla città, avverso tutti coloro che avevano amministrato, deve essere letto con sapienza. Probabilmente, oggi, nonostante la parentesi contenziosa non sia del tutto chiusa, vi sono le condizioni per rinnovarsi in stile, metodo, orizzonte. Soltanto, un Partito Democratico autorevole nella proposta (elaborata con percorsi partecipativi di competenze, esperienze e sensibilità, che sembrano sfuggire – a prescindere dalle dichiarazioni di principio – alla amministrazione attiva) può ricondurre questa legislatura sui binari di una responsabilità istituzionale scevra da propaganda, demagogia, anarchia, improvvisazione.
Un PD capace di confrontarsi con tutta l’effervescenza maturata in ambienti ove la passione civica non viene compromessa da ragionamenti utilitaristici rappresenta una opportunità di crescita diffusa. Non si tratta di immaginare solo alternativa ma di ridestare fiducia in una platea di cittadine e cittadini che hanno sempre scommesso su tematiche sociali coerenti con percorsi di sviluppo sostenibili.
A partire dalla Segreteria Provinciale, passando per il c.d. "Gruppo di Lavoro" comunale (in versione riveduta e corretta), per finalizzare con le espressioni in consiglio comunale e circoscrizionale (da supportare con analisi serie e itinerari procedimentali praticabili) possiamo affermare valori, idee, progetti per il bene comune.