Riduzioni Tares: totalmente stravolte le agevolazioni iniziali, con l’esclusione anche dei disoccupati

Perché l’Amministrazione aveva annunciato determinati criteri di valutazione nella conferenza stampa del 11 gennaio scorso sulle riduzioni Tares e ne ha adottato adesso altri diametralmente opposti?
Perché si sono volute alimentare facili speranze di ottenere gli sgravi sulla Tares a persone invalide, persone sole e disoccupati per poi di colpo smontarle attraverso una delibera generica che non fa alcuna distinzione fra le varie categorie di cittadini?


I consiglieri comunali Libero Gioveni e Claudio Cardile, dopo l’avviso pubblico diramato ieri dell’Amministrazione, frutto della delibera di giunta n. 57 del 6 febbraio 2014 e relativo alle riduzioni sulla Tares le cui istanze si potranno presentare da lunedì prossimo al Dipartimento servizi sociali, intervengono per evidenziare come l’Amministrazione abbia agito in modo pressoché "schizofrenico", visto che ha totalmente stravolto le fasce sociali immaginate inizialmente che avrebbero avuto diritto alle riduzioni sulla tassa dei rifiuti.
Fra questi, come si ricorderà:
1. i nuclei familiari monoreddito con presenza di invalidi civili pari o superiori al 75%;
2. le donne o gli uomini soli, abbandonati dal partner, separati legalmente o divorziati;
3. i nuclei con il capofamiglia in stato di detenzione;
4. i disoccupati di lungo corso o i cittadini che abbiano perso il lavoro nel 2013.

Ebbene, di colpo….NULLA DI TUTTO QUESTO!

Eppure, dopo quell’11 gennaio – ricordano Gioveni e Cardile – si sono susseguiti anche delle sedute della VI Commissione alla presenza dell’assessore Mantineo per definire meglio gli indirizzi da dare ai vari criteri di valutazione.

I due consiglieri evidenziano soprattutto una componente discriminatoria per l’assenza nel bando di quei cittadini che abbiano perso il lavoro nel corso dell’anno 2013.

E’ fin troppo evidente, infatti – spiegano i due esponenti di Udc e Felice per Messina – che coloro che sono rimasti disoccupati l’anno scorso, lavorassero invece nel 2012 con conseguente reddito che certamente non poteva consentire loro di possedere per quell’anno un ISEE con un valore inferiore ai 5000 euro (elemento questo che, di fatto, li escluderebbe attualmente dalle riduzioni sulla Tares).

Pertanto, Gioveni e Cardile hanno chiesto all’assessore ai servizi sociali Mantineo di integrare all’avviso pubblico sulle riduzioni Tares una clausola che consente anche ai cittadini che hanno perso il lavoro nel corso dell’anno 2013 di poter presentare l’istanza.