Sono passati già otto anni da quando i Monopoli di Stato emisero i primi decreti di oscuramento per i siti di gioco non autorizzati alla raccolta in Italia. Per adempiere alle disposizioni contenute nell’articolo 1 della Legge Finanziaria 2006 – con l’obiettivo di contrastare le truffe online connesse al gioco d’azzardo – l’ "ora X" scattò alla mezzanotte di venerdì 24 febbraio del 2006, quando vennero oscurati oltre 500 siti di giochi e scommesse dichiarati illegali. Con il primo provvedimento furono oscurati quindi circa 500 siti, un anno dopo erano già 640, mentre secondo il bollettino pubblicato il 19 febbraio dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la lista ora riporta 4737 siti. L’oscuramento- informa Agimeg – è servito a recuperare buona parte delle giocate in nero e i dati di mercato lo hanno dimostrato: nel 2005 – prima che i siti venissero oscurati – la raccolta del gioco online era ferma sui 305 milioni di euro per passare già nel 2007 a quota 884 milioni (+190% rispetto al 2005, quindi). La soglia del miliardo di euro di raccolta venne superata già nel 2008: da quel momento in poi il mercato ha registrato grandi performance anche grazie al lancio di nuovi prodotti di gioco, e si è arrivati a chiudere il 2013 con una raccolta del gioco online di 15,9 miliardi di euro.