Gli italiani desiderano dei partner in linea con il proprio “stile” di vita

È sempre bello sognare quando si parla d’amore, ma ogni tanto bisogna anche fare i conti con la realtà, quella in cui il principe non avrebbe mai raccolto la scarpetta della povera Cenerentola, semplicemente perché la poveretta non avrebbe mai potuto permettersi il lusso di partecipare al gran ballo. È dimostrato infatti che l’amore conosce il ceto sociale, escluse rare “magie”, come dichiarato nel sondaggio effettuato dal club per single Eliana Monti. Alla domanda “quale lavoro desiderereste per il vostro futuro partner?” rivolta agli iscritti al club per single, è risultato che l’operario non desidera una danarosa manager, come viceversa il direttore di banca non spera in una parrucchiera; proprio a dimostrazione del fatto che l’amore non solo conosce ceto, ma difficilmente è disposto a cambiarlo. Il 38% dei partecipanti dichiara di volere per il partner un lavoro che sia in linea con il proprio, che quindi non appartenga né a una categoria inferiore né tantomeno superiore. Del resto anche gli incontri fra persone provenienti da ceti così diversificati sono scarsi, come le possibilità che un principe s’imbatta in una lavandaia, al giorno d’oggi sono davvero pari a zero.
Le persone frequentano gli ambienti in cui si sentono a proprio agio, e dove sperano di poter conoscere persone che siano loro simili per interessi, hobby e stile di vita. Non si tratta di classismo, semplicemente bisogna ammettere che anche per quanto riguarda l’amore, si è piuttosto pragmatici. L’imprenditore che è abituato ad uscire d’estate con il proprio yacht e brindare a suon di Moet & Chandon quante possibilità ha di conoscere la giovane insegnante che frequenta città d’arte italiane e beve birra? Assai poche. Il 30% dichiara invece di desiderare d’incontrare un compagno che occupi una posizione lavorativa e sociale elevata rispetto alla propria, per fare il classico “salto di qualità” e frequentare ambienti diversi da quelli in cui si è cresciuti, dove magari ci siano più possibilità di arricchimento… in entrambi i sensi. “Non è sbagliato desiderare per se stessi il meglio, e sperare in un accrescimento che parta dal punto di vista sociale e prosegua verso altri ambiti, purché alla base ci sia l’amore e non pretese economiche, altrimenti ogni sforzo sarebbe oltre che vano, una vera e propria condanna ad una vita ricca di sfarzi e povera di felicità”, sostiene Eliana Monti, la fondatrice dell’omonimo club per single. Il 28% si dichiara non interessato alla professione lavorativa del proprio partner e di conseguenza, del contesto sociale in cui è inserito, concordando sul fatto che sia difficile trovare persone che si allontanino troppo dal proprio stile di vita, frequentando gli stessi ambienti; ma può sempre capitare di uscire fuori dai ranghi e di perdere la fatidica scarpetta.
Il restante 4% spera di trovare un partner che svolga una professione socialmente inferiore alla propria. Alcuni lo fanno per un senso di superiorità nella coppia, per prendere in mano la situazione ed avanzare pretese basate sull’apporto economico; altri perché facendo lavori assai impegnativi che li portano a sottrarre alla propria vita privata una grande quantità di tempo hanno quasi la necessità di trovare una persona che abbia molto più tempo a disposizione da condividere, per creare un perfetto equilibrio.