“Si chiede di sapere se i Ministri dell’economia e delle finanze e il Ministro della salute intendano porre in essere iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate ad impedire conflitti di interesse come quelli denunciati” dal comitato di redazione della Gazzetta dello Sport, “contrastando in maniera efficace consistenti danni alle pubbliche finanze nonché significativi disagi economici e sociali”. E’ quanto chiedono al governo i deputati del M5S Baroni e altri – come senala Agimeg – in riferimento al progetto GazzaBet del gruppo editoriale RCS. “GazzaBet – ricordano nel documento i deputati grillini – è un nuovo progetto legato alle scommesse sportive che il gruppo RCS – editore della Gazzetta, oltre che notoriamente del Corriere della Sera e di altre testate – avvierà nei prossimi mesi; stando a quanto riportato nel comunicato del CdR, GazzaBet sarà un’agenzia di scommesse sportive online interna al gruppo RCS ma gestita da un operatore esterno, sfruttando il marchio e il nome Gazzetta dello Sport ", E " l’iniziativa ricorda quella intrapresa dal quotidiano sportivo spagnolo Marca, anch’esso controllato da RCS, con l’agenzia di scommesse sportive online Marca Apuestas”. I giornalisti della Gazzetta dello Sport – spiegano i grillini – che contestano l’iniziativa hanno sollevato una serie di questioni « di carattere etico, giuridico e deontologico » e una – piuttosto consistente – legata a un possibile conflitto di interesse che si verrebbe a creare all’interno di RCS, infatti tra gli azionisti del gruppo Rcs, si legge nel comunicato, ci sono anche diversi proprietari di importanti club della Serie A di calcio come l’Inter, la Juventus, la Fiorentina e il Torino” e “con l’apertura di un’agenzia di scommesse interna a RCS, alcuni azionisti del gruppo si ritroverebbero di fatto proprietari allo stesso tempo di squadre di calcio; del più importante e letto quotidiano sportivo italiano; di un’agenzia di scommesse che proporrebbe puntate anche sulle partite di calcio delle loro squadre”. Pertanto, “i giornalisti temono che questa condizione possa compromettere l’indipendenza del giornale e per questo hanno minacciato due giorni di sciopero". Secondo il comitato di redazione, “le proteste dei giornalisti sono portate avanti anche nell’interesse di altri eventuali inserzionisti pubblicitari, che contano proprio sull’indipendenza e sull’imparzialità di Gazzetta dello Sport per promuovere i loro prodotti; la nuova piattaforma di scommesse dovrebbe comunque partire entro l’inizio dei Mondiali di calcio in Brasile (12 giugno) e l’amministratore delegato di Rcs Mediagroup, Pietro Scott Jovane, ha detto che Gazzabet è « un’opportunità per assecondare i desideri dei lettori » e che « si possono verificare nuovi modelli di interazione con il pubblico se si hanno i migliori giornalisti del settore, avendo grande capacità di distinguere i ruoli ». Concludono i grillini: “il comitato di redazione della Gazzetta dello Sport ha pubblicato, lo scorso 18 gennaio 2014, un comunicato in cui invita i lettori a firmare una petizione online contro l’iniziativa, il comunicato del comitato di redazione della Gazzetta dello Sport, segue una serie di proteste dei giornalisti di altre testate di RCS, sempre legate alla necessità di trovare nuove fonti di introito per il gruppo, messo in difficoltà come molti altri dalla crisi del mercato pubblicitario e delle vendite”.