Caro Basilio, Segretario Provinciale del Partito Democratico di Messina,
ieri sera, Piero David e Luigi Beninati, rispettivamente rappresentanti delle aree congressuali Civati e Pittella, hanno chiesto le tue dimissioni.
Da semplice iscritto, che non rappresenta alcuno e alcunché, ti dico che hanno ragione.
Aggiungo che la richiesta delle tue dimissioni non tutela solo coloro che vogliono un PD rinnovato ma anche te che ti ri-promettevi di guidare un Partito plurale e agibile non sottomesso alla deputazione (peraltro, ad una deputazione deprimente).
Il PD di Messina non vuole (come auspichiamo entrambi) un partito in cui si ci confronta, discute, dibatte nel merito (analisi, soluzioni, percorsi) delle questioni da sottoporre alla comunità e nelle Istituzioni.
In verità, il disastro del e nel PD messinese riceve una unica spiegazione.
Si è attenti al voto e non al consenso.
Chi sono i professionisti del voto nel PD?
Coloro che ostentano tessere di partito e tessere di identità!
Capi, capi-elettori, capi-capielettori si confrontano con giovani-vecchi che battono i piedini dal basso per essere “calati” dall’alto.
Il PD messinese non si rende conto che la mancanza di autorevolezza morale, culturale, sociale, civica e politica marginalizza il partito estraneo ed estraniato laddove di riflette ed agisce sulla condizione attuale e futura della città e della provincia di Messina e dell’area dello Stretto.
Personalmente, caro Basilio parlo di numeri … numeri impietosi.
I numeri ci dicono che siamo stati sconfitti in tutte le recenti competizioni.
I numeri ci dicono che non possiamo vantare – come partito – una iniziativa che dicasi una.
I numeri ci dicono che in provincia di Messina non ci attestiamo a doppia cifra.
I numeri ci dicono che su 108 sindaci ne esprimiamo (ma con il termine voglio essere generoso) neppure il 5%.
I numeri ci dicono che non intercettiamo nessuna adesione di opinione.
Ora … gli organismi di partito continuano ad essere latitanti ed il segretario Provinciale è isolato … e anche se giorno 17 marzo p.v. si dovesse tenere l’assemblea – assemblea che è saltata sui c.d. numeri – a te chiedo … puoi e vuoi affermare l’idea che i dirigenti di partito devono non essere un numero ma avere testimoniato e testimoniare di avere qualità sufficienti per contribuire al primariato politico di PD consapevole della drammaticità del momento?
Il PD di Messina vivacchia sulla inopinata speranza di ribaltare con i ricorsi al C.G.A. la sconfitta al ballottaggio.
Il PD messinese al vertice degli organismi (segreteria e presidenza) deve poter contare su una linea che assicuri una sapienza progettuale da ri-costruire, partendo dall’oggi ma guardando al dopo-domani, per affrontare vibratamente una demagogia imperante e inquietante con una responsabilità diffusa e inclusiva.
Emilio Fragale