Ieri l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (Agcm-Antitrust) ha chiuso tre istruttorie nei confronti di Telecom, Vodafone e Wind. Le ha chiuse riconoscendo che avevano messo in atto delle pratiche commerciali scorrette (servizi vantati come “per sempre” o “illimitati”, che non erano tali), ma non ha comminato nessuna sanzione perchè tutti e tre i gestori si sono formalmente impegnati a non reiterare queste pratiche. E proprio in merito abbiamo criticato questa pratica (comunque prevista dall’ordinamento dell’Autorità) che consente un “pentimento” e una promessa di non farlo più come alternativa alle sanzioni pecuniarie; critica dovuta al fatto che quanto già commesso di illecito non viene sanzionato e -grazie alla nostra esperienza- è garantito che in qualche modo continueranno in queste pratiche commerciali scorrette poichè, per le loro vittime, opporsi è sempre oneroso. Non solo, ma quand’anche dovessero essere sanzionati dall’Antitrust, la portata delle sanzioni è sempre inferiore al guadagno che hanno ricavato dalla loro illecita iniziativa. Fatti ed episodi quotidiani nel mondo delle telecomunicazioni e in quelli dell’energia. Ma quello che oggi ci ha piu’ colpito e’ che ieri le agenzie stampa, ed oggi i media (almeno i principali che siano stati in grado di monitorare), non hanno dato notizia, non tanto delle nostre critiche (che si possono anche non condividere perchè comunque l’Autorità applica le norme previste) , ma della decisione dell’Antitrust. Cioè Telecom, Vodafone e Wind, che hanno pubblicamente ammesso di aver messo in atto pratiche commerciali scorrette e si sono impegnati a non farlo più, non è una notizia. La nostra mente non ha potuto non ricordare le intere pagine di pubblicita e i numerosi spot tv e radio che questi gestori fanno su tutti i media in modo martellante, media che saranno loro molto grati per sostenerli lì dove contribuiscono in modo determinante alla loro esistenza economica….. la conseguenza di questo nostro pensiero è semplice. Ognuno ne tragga tesoro.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc