Parità di genere? Nelle famiglie italiane è ancora lontana: sul numero in edicola del mensile Focus che contiene un ricco dossier "La scienza dei papà", i dati parlano chiaro: solo il 7% dei padri italiani usufruisce del congedo parentale, contro i colleghi svedesi che con il 69% hanno il record in Europa (Istat). 38 minuti è il tempo medio trascorso coi figli, ogni giorno, dai padri italiani, contro le 4 ore e 45 minuti per le madri (dati Sirc). Manco a dirlo, l’85,4% degli uomini italiani è convinto che educazione e cura dei figli siano ormai equamente distribuiti (Eurispes) anche se sulle spalle femminili – ammette il 71,5% dei papà – resta il grosso delle altre mansioni che riguardano la gestione della famiglia. E non sarà una sorpresa, poi, scoprire che alla voce “tempo personale” ovvero libero, da dedicare a se stesse, le madri italiane risultano agli ultimi posti della classifica europea con appena 41 minuti al giorno mentre in testa sono le finlandesi che possono contare su 69 minuti. La legislazione italiana non aiuta, per esempio in tema di congedo parentale: in Italia il compenso “sostitutivo” previsto per i padri che scelgono di mettersi in pausa dal lavoro è pari solo al 30% dello stipendio mensile, e attualmente solo 7 padri italiani su 100 decidono di avvalersene durante i primi due anni di vita del bambino; una percentuale irrisoria rispetto a quella dei Paesi più virtuosi (in Svezia, dove l’indennità è pari all’80% del salario, a usufruire del congedo sono 70 padri su 100) e comunque inferiore alla media del resto d’Europa (attorno al 30%). La strada per la parità di genere in Italia è ancora lunga, anche in famiglia. Per capire come sta cambiando la famiglia italiana e soprattutto la figura paterna, il magazine Focus e il portale Nostrofiglio.it hanno lanciato un sondaggio on line con il supporto scientifico di Eurispes per raccontare l’evoluzione della figura paterna nella società italiana. Su focus.it e sul portale nostrofiglio.it è possibile rispondere fino a fine marzo al questionario “I nuovi padri. Uomini e donne a confronto”. Il rapporto con i figli in termini di accudimento ma anche come capacità di dialogo e trasferimento di valori, i timori legati alla paternità e come la nascita di un figlio influisce sul rapporto di coppia, queste alcune delle questioni affrontate dall’indagine. Semplici domande rivolte a uomini e donne, non necessariamente genitori, per scoprire come sono i papà, e che cosa pensa della paternità oggi anche chi genitore non è o non vuole essere.