Metà dei contribuenti italiani nel 2012 ha dichiarato un reddito annuo inferiore a 15.600 euro. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati sulle dichiarazioni Irpef relative ai redditi 2012 realizzate dal Dipartimento delle finanze. A livello nazionale il reddito complessivo totale dichiarato è pari a 800 miliardi di euro mentre il reddito medio è pari a 19.750 euro (+0,5% rispetto all’anno precedente). Il Dipartimento delle finanze sottolinea che nel 2012 non concorrono alla formazione del reddito complessivo il reddito da abitazione principale e i redditi fondiari di immobili non locati. Ai fini di un confronto omogeneo, se si considerano anche tali importi che nel 2011 rientravano nella nozione di reddito complessivo, (che vanno comunque riportati in dichiarazione) questo sale a circa 816 miliardi di euro (+1,4% rispetto al 2011). Tale incremento e’ determinato principalmente dalla crescita dei redditi da pensione (+2,1%) e dall’ingresso a tassazione ordinaria dei soggetti che sono stati costretti a fuoriuscire dal vecchio regime dei minimi, in quanto non avevano i requisiti per il nuovo regime fiscale di vantaggio. Se si sposta l’attenzione sul reddito complessivo dichiarato dal contribuente mediano, che rispetto alla media non è influenzato da valori outlier (ossia particolarmente elevati), il valore scende a 15.654 euro. Ciò significa che la metà dei contribuenti non supera tale valore. L’analisi evidenzia che il 5% dei contribuenti con i redditi più alti, detiene il 22,7% del reddito complessivo, ossia una quota maggiore a quella detenuta complessivamente dalla metà dei contribuenti con i redditi più bassi. Il 90% dei soggetti dichiara invece un reddito complessivo fino a 35.819 euro.