Inflazione. Unimpresa, se resta sotto a 1% difficile pil 2014 superi 0,7%

Il dato relativo all’inflazione di marzo, col tasso annuo fermo allo 0,4%, è estremamente preoccupante. E’ senza dubbio uno degli elementi che certifica lo stato di salute comatoso della nostra economia. Se la crescita dei prezzi manterrà questo ritmo sarà difficile per il pil italiano raggiungere l’1% così come indicato nell’ultimo Documento di economia e finanza del governo. Più probabilmente il prodotto interno lordo del Paese potrebbe arrivare a toccare un rialzo dello 0,7%. Questo il commento del Centro studi di Unimpresa sui dati comunicati oggi dall’Istat sul tasso annuo dell’inflazione che a marzo si ferma allo 0,4% dallo 0,5% di febbraio. Nel secondo semestre del 2014 c’è da attendersi una leggera accelerazione, ma non tale da far prevedere uno scatto in avanti della crescita economica. La recessione si è fermata nel quarto trimestre dello scorso anno e il segno meno davanti al pil sembra sparito, ma siamo vicini alla stagnazione. I prezzi stanno calando perché i consumi sono asfittici e il potere d’acquisto delle famiglie, accompagnato dai timori per eventuali, nuovi scossoni legati alle turbolenze dei mercati finanziari, comprimono anche la spesa di quanti preferiscono agire con prudenza e accumulare riserve di liquidità.