La Messina sommersa, la Messina degli intrighi e degli affari sta venendo allo scoperto. Da questa città oggi in tanti – ipocritamente – prendono le distanze senza però chiarirne ruolo e circostanze. Da questa città compromessa emergono nomi già noti: di amministratori, di funzionari corrotti, di imprenditori spregiudicati. Tutti collegati al Sistema. Così vien logico chiedersi: ma è solo questa la politica o esiste pure l’alternativa? Ma soprattutto: a Palazzo Zanca si sta facendo finalmente pulizia o è solo teatrino? Non si può parlare di speranze e poi fare troppe storie e ammucchiate. Con l’elezione di Renato Accorinti c’è chi sostiene che è cambiata la musica: se giocassimo a guardie e ladri potremmo dire che per adesso i ladri sono stati costretti a sfollare e sono arrivate le guardie. Bah, sarà vero? Certo che è giusto farne una questione di principio. Eccome. Il buon funzionamento della macchina amministrativa costituisce una vera e propria rivoluzione da portare avanti. Ci sono poi le cose da fare per la città e qui – tanto per restare all’antico – soffriamo di ritardi enormi. E così chiediamo aiuto a Maria Perrone, consigliere comunale dell’Udc.
Maria Perrone che aria si respira in Consiglio comunale?
Considerata la grave crisi che stiamo attraversando l’aria che si respira non è delle migliori, ma per mio carattere sono fiduciosa e combattiva quindi posso assicurare il mio massimo impegno e credo che il Consiglio comunale riuscirà a svolgere il proprio ruolo di controllo nel miglior modo possibile sempre a tutela di tutti i cittadini.
La riqualificazione del territorio, la tutela dei deboli, la lotta alla criminalità, tutti temi scottanti, ma quanto davvero sentiti dalle Istituzioni?
Il ruolo delle istituzioni è appunto quello di attuare e garantire tutte le norme necessarie al fine di tutelare le attività sociali e giuridiche, quindi partiamo dal presupposto che ognuno di noi deve credere nel lavoro svolto proprio dalle Istituzioni, rispettando i principi fondamentali che regolano le società civili.
Che fine ha fatto lo slogan del sindaco amico degli ultimi?
Questa domanda bisognerebbe girarla direttamente al Sindaco, però mi auguro che gli slogan sventolati in campagna elettorale non rimangano semplici spot per accaparrarsi voti e preferenze, altrimenti per lui sarebbe un doppio fallimento.
Perché è così difficile fare politica a Messina?
Ma non credo sia difficile fare politica solo a Messina, basti guardare cosa succede a livello Nazionale dove credo che tutti trovino le stesse difficoltà ad amministrare, anche perché non si riescono a reperire soprattutto le risorse economiche per far fronte a problemi che ormai da anni esistono e che si sovrappongono giorno dopo giorno. Magari a Messina tutto questo è accentuato proprio perché ci troviamo in una realtà dove le opportunità di lavoro mancano e quindi si mettono in risalto gli errori di politiche sbagliate o si cercano risposte e soluzioni che la politica alcune volte non è in grado di fornire.
Che accade a una società in cui si verificano offese profonde alla legalità e alla sensibilità dei cittadini?
Purtroppo accade quello che oggi viviamo nel quotidiano e che viene riportato da tutti i mezzi di comunicazione. Si diffonde sempre più la ricerca spasmodica dell’individualismo personale dell’essere umano per garantirsi l’affermazione, la sopravvivenza, come contrapposizione al sistema e a discapito di quei valori morali che dovrebbero garantire la convivenza civile.In questo ambito le istituzioni hanno un ruolo fondamentale perché devono garantire l’importanza dei valori ed essere esempio per tutti, altrimenti chiunque si sente in diritto di violare le regole.
Abbiamo la sensazione che i fanatismi e l’intolleranza stiano aumentando, che l’insicurezza e le nevrosi dilaghino, che i giovani vivano in uno stato di noia e d’indifferenza, privi di lavoro, d’impegno e di cultura. Dal palazzo che idea ti sei fatta?
È sempre il solito discorso, dei valori morali che si perdono, della mancanza di risorse economiche, il problema del lavoro e tutto questo purtroppo porta insicurezza e molto altro ancora. L’idea che mi sono fatta vivendo quotidianamente il “Palazzo”, è quella che ognuno di noi ormai ha preso coscienza delle difficoltà e delle problematiche che affliggono la nostra società e che al tempo stesso, io per prima, ci si impegna per cercare di trovare le migliori soluzioni possibili.
Si può sfidare la politica sui valori?
Il ruolo di chi fa politica dovrebbe essere sempre quello di amministrare la città per il bene della comunità che la costituisce e per fare questo bisogna avere elevati valori morali, ma voglio sottolineare che i valori morali devono essere insiti in ognuno di noi e a tutti i livelli sociali. Con questo voglio dire che la “mela marcia” la si può trovare ovunque basta riconoscerla, isolarla ed eliminarla.
Una promessa che andrebbe mantenuta ai cittadini?
La promessa che andrebbe mantenuta è proprio quella di mantenere e garantire le promesse che vengono fatte, oggi più che mai nessuno di noi si può e si deve permettere di prendere in giro i cittadini.
Che cosa non andrebbe mai metabolizzato?
Il lasciarsi sopraffare dalle difficoltà, questo mai, bisogna avere sempre la forza di affrontare i problemi per cercare di risolverli, infondere una sana e reale fiducia prendendo coscienza della situazione attuale e non fossilizzarsi nella ricerca del passato migliore, ma guardando al futuro ricercando nuove prospettive.