L’economia generata dalle aziende partecipate nella regione Lazio

Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costano? In quale modo vengono gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca “Le aziende partecipate nella Regione Lazio”, voluta dall’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realizzata dall’Eurispes. Per l’economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valutazione dei dati, la ricerca ha riguardato esclusivamente le “aziende partecipate” dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. Dall’analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di euro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Le principali società partecipate dall’Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d’affari approssimativo di euro 355.661.465.
La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la sola Provincia di Roma registra un volume d’affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi aeroportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione).
Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le società partecipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d’affari sono ACEA (comparto energetico), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Roma analizzati, invece, si attestano intorno ai 46.854.812 euro.
La Provincia di Latina e relativi Comuni analizzati muovono un’economia di circa 86.747.810 euro. L’azienda partecipata più importante per volume d’affari in quest’area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territoriale.
Il volume d’affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono impegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energetico e idrico.
Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d’affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi.
La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pari a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multiservizi, mentre solo 1 società opera nei servizi idrici.

«Da anni – sottolinea il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – il sistema delle società partecipate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell’interesse generale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più restrittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la normativa sull’Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in merito alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l’affidamento dei servizi. Le società partecipate, insomma – conclude Fara – verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, come un vero e proprio braccio operativo della politica locale».

«L’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio – spiega il Presidente Enzo Bernardi – è una associazione a carattere volontario ed è composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni importanti della loro vita all’istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizione precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di esperienze e professionalità acquisito in tanti anni. Con questo spirito, già lo scorso anno, l’Associazione promosse, ancor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: “Agenda Lazio 2013 – Uno scenario per il futuro dell’economia laziale”. Con lo stesso spirito, quest’anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato più puntuale, più specifico, ma anche per questo, più direttamente impegnativo».