
Oltre 3 mila bambini e ragazzi sono sbarcati sulle nostre coste, la stragrande maggioranza di loro in Sicilia. Scappano da povertà, violenze, guerre e da ogni genere di disastri. Hanno perso la loro casa e spesso le loro famiglie. Una fuga estenuante verso i paesi che possono offrire la speranza di una vita migliore, dopo un lungo viaggio tra soprusi e maltrattamenti.
La Sicilia è stata scelta come punto di partenza altamente simbolico di una impresa sportiva mai tentata prima in Italia, accompagnata da un fine sociale: far conoscere al grande pubblico il calvario dei minori in fuga da guerre e povertà.
Il 20 aprile, giorno di Pasqua, partirà da Catania “Running for Kids”, la maratona di Ivana Di Martino per Terre des Hommes, che proseguirà nei due giorni successivi per Augusta e Siracusa, luoghi dove sono accolti molti dei minori stranieri non accompagnati arrivati nelle nostre spiagge. Al termine della seconda tappa, a Priolo, il 21 aprile Ivana visiterà il Centro Prima Accoglienza per Minori Non Accompagnati Papa Francesco dove Terre des Hommes sta operando con attività psicosociali e assistenza psicologica ai bambini stranieri con il progetto Faro.
Il terzo giorno (22 aprile) la runner arriverà a Siracusa, avendo così percorso 120 km dall’inizio della corsa che proseguirà risalendo tutto lo Stivale per arrivare a Milano, il 10 maggio, dopo aver corso per un totale di 467 km.
Una maratona, quella di cui è protagonista Ivana Di Martino – runner non professionista, 43 anni, mamma di tre figli e reduce da due interventi al cuore, sotto il monitoraggio costante di un’equipe medica specializzata – che simbolicamente racconta il lungo calvario dei bambini in fuga per raggiungere l’Europa e il loro percorso di speranza. Sono quasi 35 milioni di bambini e giovani con meno di 20 anni nel mondo sono in fuga[1]. Solo nell’ultimo anno, in Italia, sono arrivati quasi 8 mila minori stranieri non accompagnati[2].
Ivana Di Martino percorrerà nelle prime tre tappe siciliane del percorso, in sole 72 ore,120 km, quasi 3 maratone consecutive. Nella settimana successiva il contributo sportivo di Ivana al progetto si manterrà sempre su medie molto elevate: in sette giorni coprirà altri 210 km, per una media di 30 km al giorno e nei giorni successivi, ogni giorno scalerà 2 km, fino alla tappa conclusiva di Milano. La corsa in 21 giorni toccherà 21 città, risalendo tutto lo Stivale, per un totale di 467 km.
“Sono molto contenta e orgogliosa di sostenere Terre des Hommes, tramite Running for Kids”, dichiara Ivana Di Martino. “Sportivamente ho voluto mettermi in gioco ancora una volta, cercando di alzare l’asticella del mio impegno fisico e mentale, per poter condividere anche solo simbolicamente il duro percorso dei bambini migranti”.
Ed è proprio attraverso uno degli sport più faticosi e antichi della tradizione olimpica, che con “Running for Kids” Terre des Hommes intende accendere i riflettori sulla fuga dei tanti, troppi, bambini arrivati da paesi devastati da conflitti come Siria, Somalia, Afghanistan, Eritrea, Libia, Egitto o che scappano da sfruttamento e miseria.
“Le difficoltà emotive, psicologiche e fisiche insieme al disorientamento che vivono i bambini appena giunti in Italia, li rendono estremamente vulnerabili e bisognosi di un supporto efficace e di alto livello per farli orientare nella nuova condizione di accoglienza, farli sentire protetti e al sicuro – sostiene Raffaele K. Salinari Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes. La scelta di intervenire su questo fronte con il progetto FARO nasce dall’aver registrato un forte bisogno di supporto nella delicata fase di arrivo in Italia, dopo un viaggio che ha esposto i bambini migranti alla morte, prima nei propri Paesi e poi durante la traversata del Mediterraneo”.
“Offriamo ai MSNA un servizio di ascolto e supporto psicologico, rispettoso e attento alla complessità delle esperienze da cui provengono ma anche agli interrogativi suscitati dall’incontro con il sistema di accoglienza. L’orientamento e l’assistenza passano anche attraverso la proposta di attività consone all’età e ai bisogni di questi minori in una fase in cui è importante riconoscere e valorizzare le loro risorse e competenze. Una prima accoglienza competente e sensibile deve dare un messaggio incoraggiante ai bambini e agli adolescenti che hanno dovuto lasciare i loro paesi in cerca di condizioni di vita sicure e dignitose’ Lilian Pizzi, psicologa di Terre des Hommes che opera nel Centro di Prima Accoglienza di Priolo Gargallo (Siracusa)”.
FARO. IL PROGETTO
Gli operatori di Terre des Hommes, psicologi e mediatori culturali, sono attualmente presenti nel centro di Prima Accoglienza per Minori non Accompagnati Papa Francesco di Priolo Gargallo (Siracusa) per dare loro assistenza e sostegno psicologico e psicosociale, attraverso colloqui, giochi e attività ludiche. Si tratta della quarta fase del progetto Faro, iniziato nel 2011con un intervento di assistenza giuridica e legale ai minori migranti in Lampedusa (Faro I), proseguito nel 2012 con un ciclo di incontri di formazione legale e sociale degli operatori di comunità (Faro II) in sette città italiane. Nel 2013, Faro III è ritornato al Centro di Contrada Imbriacola di Lampedusa con attività di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini. Le attività di Faro IV saranno estese a Lampedusa quando il CPSA verrà riaperto.
L’intervento è autorizzato dal Ministero dell’Interno e rientra nella Campagna “Destination Unknown” della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni (fonte UN).
LA RACCOLTA FONDI
Sostenere il progetto Faro attraverso Retedeldono.it significa garantire assistenza psicologica e ludica per 10 mesi ad 80 bambini seguiti dallo staff di Terre des Hommes nei CPSA di Siracusa (Priolo Gargallo) e Lampedusa.
I PARTNER
Running for Kids è sotto il Patrocinio del Garante Nazionale dell’Infanzia e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Partner dell’iniziativa: la piattaforma online di raccolta fondi Rete del Dono, la social recommendation platform Ejero, il Centro Cardiologico Monzino, Podisti da Marte.
Partner sostenitori: Fondazione Cariplo, la catena d’abbigliamento C&A, Banca Generali, Laika Caravans, Portofino made in Italy, Orthensys, Vestas Hotels & Resorts.