ATM: a quando la presentazione del contratto di servizio?

Ancora troppo tempo sta prendendo l’Amministrazione nella stesura e successiva presentazione in Consiglio Comunale del contratto di servizio, e vista la confusione che ancora regna sovrana in termini di gestione e riorganizzazione aziendale, occorre fare in fretta!

Il consigliere comunale Libero Gioveni, nell’ambito del recente dibattito in Commissione Bilancio sul piano di riequilibrio alla presenza del vicesindaco Guido Signorino, oltre a sollecitare la presentazione del contratto di servizio, ha lanciato una proposta che lo stesso Signorino non ha escluso possa essere ritenuta tecnicamente e giuridicamente percorribile.

Ciò nasce anche dall’ipotesi di Palazzo Zanca, non certa secondo il consigliere (e comunque non assoluta), di prevedere degli introiti di 55 milioni di euro in 10 anni sulla base dell’aumento del chilometraggio percorso dal parco mezzi del settore "gommato" che permette di incassare dalla Regione i relativi corrispettivi monetari.

La proposta di Gioveni prevede invece che l’ATM possa garantire, seppur non nell’immediato ma a media e lunga e scadenza, oltre ai servizi di carro attrezzi e manutenzione della segnaletica stradale che potrebbero certamente abbattere i costi di gestione, anche il servizio di manutenzione ferroviaria che consentirebbe di perseguire una duplice finalità:

1. partecipare ai numerosi appalti FS di manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria (costruzione e varo scambi, revisione e manutenzione sistematica dell’armamento ecc.) al pari di altre imprese ferroviarie (come la stessa ditta Ventura che, oltre a garantire per conto dell’ATM la manutenzione della tranvia, assicura costantemente a RFI l’esternalizzazione dei suoi tanti interventi manutentivi nelle stazioni e nelle tratte);

2. internalizzare definitivamente la stessa manutenzione della tranvia risparmiando più di 1 milione e 200.000 euro all’anno, assorbendo anche le pochissime maestranze della "Ventura" che godono di alta esperienza sul campo e di adeguata formazione e professionalità.

In un periodo, infatti, di libera concorrenza sul mercato – conclude Gioveni che rimane fiducioso nel perseguimento di questo obiettivo aziendale futuro – anche l’ATM deve adottare, nella sua riorganizzazione, la tanto decantata "rivoluzione culturale" auspicata dal Sindaco Accorinti.