Radio Zanca: il ritratto di una città sporca. E somara!

 

“Arrivano le feste pasquali e a Messina si profila l’ennesima emergenza rifiuti. Questa volta le macchie di leopardo colpiscono al momento Camaro e il complesso Mito, Larderia e Zafferia, oltre a zone centrali (le vie Garibaldi, Tommaso Cannizzaro e Pietro Castelli), generalmente non toccate, insieme ad altre zone; vi sono invece siti in cui la raccolta sembra procedere in maniera regolare. Se colleghiamo – prosegue il sindaco – la permanenza dei rifiuti in strada con la chiusura degli impianti di conferimento prevista per Pasquetta è facile prevedere che l’accumulo per martedì 22 potrà essere anche importante e complesso a smaltirsi. Chiediamo, dunque, ai cittadini la massima collaborazione, per limitare al minimo il deposito di sacchetti nei cassonetti, al fine di ridurre la pressione e facilitare lo smaltimento dei rifiuti. Renato Accorinti – sindaco di Messina

di Roberto Gugliotta

Quando la raccolta dei rifiuti non è regolare, si è finalmente capito, la qualità della nostra vita si abbassa, e la città può essere anche paralizzata oltre che sporca, ma subito il sindaco Accorinti e gli alti burocrati informano che, se anche nella Pasqua 2015 il fenomeno dovesse ripetersi, si sta già provvedendo: gli ordini sono emanati. Vorrei tanto parlar bene della Giunta rivoluzionaria dal basso che amministra questa bellissima città, ma loro me lo rendono sempre più difficile. A cominciare dai dotti sapienti che bacchettano gli ultimi. Eppure c’è chi si ostina a scrivere che per loro, i cittadini meno fortunati, contano: ho i miei dubbi, non me ne voglia il nostro amato sindaco ma non è tagliato per governare. Qualche docente lo ha convinto che lui per il fatto che si chiama Renato Accorinti, fa notizia semplicemente vivendo. Il bello è che questa fesseria, nella storia quotidiana, finisce per danneggiare noi tutti che non lo veneriamo. Purtroppo nell’Ateneo peloritano non si insegna il merito, ma lo si calpesta nella maggior parte dei casi. Meno male che ci sono i somari professori a ricordarcelo con le loro azioni. Rammentandoci che fa tanto male drogare i conconcorsi e promuovere chi non lo merita. Ma noi ultimi non abbiamo bisogno di raccomandazioni, nè di carriere veloci. Abbiamo bisogno di sapere con precisione quali sono i termini di un problema: per poterci coscientemente orientare, ed eventualmente mobilitare. Mai dire mai.