In questi giorni il Comune di Messina sta cercando con grande solerzia di dare ai suoi bilanci un aspetto meno svagato del solito o almeno di quanto solitamente è accreditato. Lo scopo non è assolutamente nascosto. Evitare il dissesto per salvare non la città bensì gli amici degli amici. I rivoluzionari amministratori non sono diversi da quelli precedenti: devono tenersi buono il SISTEMA. Palazzo Zaanca ha un deficit così esagerato che è impossibile azzerare soltanto con forze proprie. Il risucchio degli interessi passivi non è più arrestabile e mangerebbe da solo il pur notevolissimo aumento di introiti. Nell’agosto 2011 IMG Press aveva messo a nudo in uno dei tanti resoconti dal Consiglio comunale le cifre. Nessuno ha voluto aprire gli occhi. Oggi si dichiarono sorpresi. E’ quasi umiliante, quasi un’offesa alla credibilità dell’informazione.
Messina agosto 2011
"L’approvazione del bilancio consuntivo ha dimostrato che ieri ci siamo trovati di fronte ad un gruppo di ‘falsari politici’, il che dimostra come Giunta e gran parte del Consiglio Comunale siano ormai una maionese impazzita e chiaramente scaduta".
“”Aria surreale, pochi interventi, dettaglio che lascia trasparire come le disposizioni dei Padrini siano state quelle di parlare il poco possibile ed approvare l’atto deliberativo.””” Presenza senza motivo di Assessori da una parte, assenze eclatanti da parte di alcuni esponenti di partiti di maggioranza dall’altra””””.
"E’ falso il contenuto del bilancio consuntivo perché alcuni Consiglieri, denunciano da tempo ed hanno denunciato ieri che non vi è corrispondenza in relazione al principio di reciprocità tra i dati di bilancio delle società partecipate e delle aziende speciali con i dati riportati nella proposta di delibera. In particolare il riferimento è a Messinambiente, Ato, ATM e FELUCA. E’ falsa la posizione ufficiale di una parte della minoranza (PD meno L o meglio i diversamente concordi, o come qualcuno li definisce, quelli che siedono dall’altra parte) in quanto all’atto della votazione, alcuni esponenti hanno abbandonato l’aula permettendo un esito che altrimenti sarebbe stato di bocciatura, come è falsa la posizione ufficiale dell’UDC che ha lasciato un solo esponente a votare a favore, senza avere il coraggio di far dimettere i propri Assessori in Giunta che vengono trattati a pesci in faccia. La delibera del bilancio consuntivo è terminata con 16 sì, 11 no, due astensioni (quella di Tamà dell’Mpa e di Burrascano PDL non, come prassi vorrebbe, del presidente del Consiglio Previti, che ha votato favorevolmente. Ciò ha permesso all’Assessore Tremonti, e all’Amministrazione di evitare la bocciatura dell’atto che di fatto è avvenuta grazie all’assenza del centro sinistra ed all’uscita di alcuni esponenti dall’aula ed al voto di astenzione di una parte di esponenti della maggioranza, se così si può definire. Tra i no, da rilevare le votazioni di Carreri, Calio, Cantello, Trischitta, Canfora, Pergolizzi. Pertanto è chiaro che il dato è devastante la bocciatura politica è palese.
Sono false – le dichiarazioni rilasciate durante gli interventi in Consiglio comunale di importanti esponenti della maggioranza e dell’opposizione, i quali prima hanno accusato il Sindaco e l’Amministrazione di aver fatto e prodotto poco o nulla e poi hanno votato a favore o si sono astenuti al voto finale sull’approvazione del bilancio consuntivo. E’ falsa la funzionalità della Giunta in quanto la gran parte dei componenti era presente per tenere nei banchi inchiodati i Consiglieri ed ha relazionato poco o niente sull’attività svolta nell’ultimo anno a dimostrazione che non c’è nulla su cui parlare, se non di fatti negativi per la città.
Il centrodestra in città è nei guai seri e se non comprendono che è giunto il momento di fare chiarezza per costruire un progetto di rinnovamento e di coerenza durante i lavori del Consiglio comunale, sarà molto difficile garantire a Messina un governo alternativo a quello fallimentare dell’attuale cartello elettorale.
Ai cittadini messinesi non interessa il toto sindaco, interessa capire se ci sono le condizioni per costruire un progetto di rilancio per la città, con persone nuove, serie, coerenti, trasparenti e rappresentanti di un programma chiaro ed un’unica posizione sulla salvezza". O forse sarà meglio fare le valigie. E che dire, augurare buona fortuna a chi ha votato questo Bilancio.