Fumo: Genitori preoccupati. Proteggiamo i minori dall’accesso, legale e illegale

Dopo aver raggiunto livelli record in Italia nel 2012 (fonte: KPMG Star Report, 2012), la diffusione illegale dei prodotti del tabacco continua ad essere preoccupante, a causa del basso costo e del facile accesso al mercato nero. E l’illecito non fa sconti ai minori. Per difenderli dall’accesso al tabacco e sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno dell’illecito, nasce “Sos tabacco minori”, la nuova campagna del Moige – movimento genitori, per la quale è stato creato un sito dedicato, “sostabaccominori”, e un video da condividere sui social network.

Solo nel 2013, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 115 tonnellate di sigarette di contrabbando, di cui il 35% in Campania, con la denuncia di 4.378 responsabili, tra cui 250 tratti in arresto. Ben 1778 le denunce nella sola Campania. Circa 4 sigarette su 5 sequestrate, secondo i dati forniti dal Comando Generale della Guardia di Finanza, sono rappresentate dalle cosiddette “cheap white”, sigarette prodotte in paesi come Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti ed Ucraina irregolarmente introdotte nel territorio dell’Unione Europea nonostante non siano conformi agli standard di produzione e commercializzazione previsti: è di conseguenza facilmente intuibile il maggiore rischio associato al consumo delle stesse. L’Italia, per naturale collocazione geografica, si pone come “nodo di scambio” delle tratte del contrabbando, caratterizzandosi non solamente come mercato di consumo. Lo testimoniano gli ingenti quantitativi bloccati nei porti di Ancona, Gioia Tauro, Bari, Genova, Napoli, Trieste e Brindisi, ove i tabacchi giungono nascosti nei “doppifondi” dei mezzi di trasporto o occultati in container scortati da documentazione doganale fittizia.

Napoli è la città più colpita dal fenomeno del contrabbando. Nel capoluogo partenopeo, 1 pacchetto su 4 è illegale e più del 40% dei pacchetti illegali vengono venduti nelle zone adiacenti le scuole (Fonte: MSIntelligence).

Secondo l’indagine Moige-SWG “Giovani&Fumo” (2013), condotta su un campione di 2000 genitori con figli di età compresa tra i 6 ed i 18 anni, 3 genitori su 10 (29%) ancora non sanno che è vietato vendere tabacco ai minori, come previsto dal ‘Decreto Balduzzi’ in vigore dal 1 gennaio 2013. Inoltre, quasi la metà degli intervistati (48%) pensa che il divieto vigente non sia conosciuto neanche dai propri figli. Allo stesso tempo, ben 7 genitori su 10 (71%) ritengono che l’utilizzo di sigarette contraffatte o di contrabbando sia molto diffuso.
Altrettanto marcata risulta la preoccupazione dei genitori per l’accesso ai prodotti illeciti da parte degli under 18: quasi 4 genitori su 5 (79%) pensano che il fenomeno sia diffuso in modo particolarmente elevato. Inoltre, 3 genitori su 4 (75%) definiscono la facilità di accesso e i costi bassi i fattori principali dell’aumento costante del numero dei giovani fumatori.

“Il nostro obiettivo è accrescere la consapevolezza del fenomeno del mercato illecito del tabacco, che sta assumendo in Italia dimensioni preoccupanti. Occorre stimolare le autorità competenti a lavorare di più sul fronte dei controlli, soprattutto nelle zone più interessate dal fenomeno criminoso. Allo stesso tempo, è necessario rafforzare la collaborazione di rivenditori di tabacco, istituzioni, famiglie e società civile per contrastare l’accesso dei minori al tabacco, anche nel mercato legale”, sostiene Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale Moige – movimento genitori.