TASI. Proroga a settembre per i Comuni che non avranno stabilito le aliquote entro il 23 maggio

Alla fine, la decisione tanto attesa è giunta: il governo – comunica il ministero dell’Economia – prorogherà il termine per il pagamento della prima rata della Tasi. Il rinvio riguarderà quei Comuni che, entro il 23 maggio, ancora non avranno stabilito le aliquote di propria pertinenza; la prima scadenza della tassa sui beni comuni indivisibili (come l’illuminazione pubblica o la manutenzione della strade) era stata fissata al 16 giugno. A oggi, tuttavia, solamente poco più di 800 comuni, su circa 8mila, hanno deliberato se aumentare o meno l’aliquota base (incrementabile fino a un massimo dello 0,8 per cento) e quale dovrà essere la quota pagata dall’inquilino (tra il 10 e il 30 per cento). Si dà il caso che, a breve, ci saranno in concomitanza le elezione europee e, in molti Comuni, quelle amministrative e che, di conseguenza, sarebbero stati ben pochi i sindaci che, entro il termine stabilito, avrebbero fissato le percentuali che li riguardano. “Il Governo – afferma il Mef – ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno“. A breve, con ogni probabilità nel prossimo Consiglio dei ministri, sarà emanato un decreto per concretizzare l’operazione e sarà reso noto se il governo anticiperà i fondi ai Comuni, come chiede l’Anci, o no.