Il Comune di Ferrara ha ospitato un incontro organizzato da Confconsumatori, sul tema "Nuovi diritti del malato di Alzheimer e dei suoi parenti: li conoscete?". Le Residenze Sanitarie Assistenziali pubbliche e convenzionate (RSA), infatti, non possono più chiedere al malato o ai parenti il pagamento della retta di ricovero: sulla questione si è pronunciata la Corte di Cassazione nel 2012 e l’associazione ha già ottenuto diverse sentenze di rimborso delle rette illegittimamente versate.
La prima a prendere la parola è stata la dottoressa Chiara Sapigni, Assessore alla Sanità e ai Servizi Pubblici del Comune di Ferrara, che ha spiegato come Comune sul tema mantenga la posizione di sempre, in conformità con le linee guida della Regione. A introdurre i lavori anche Secondo Malaguti, presidente regionale di Confconsumatori, che ha dichiarato: «Confconsumatori Emilia Romagna ha patrocinato la tesi dell’associazione, sostenuta dallo studio e dai risultati ottenuti dall’avvocato Giovanni Franchi, e già diffusa anche sui giornali».
L’incontro è entrato nel vivo con gli interventi dei due relatori, moderati dalla dottoressa Cristina Pellegrini: l’avvocato Giovanni Franchi di Confconsumatori e la dottoressa Daniela Gragnaniello, Dirigente medico dell’Unità operativa di neurologia dell’Ospedale di Ferrara. La Gragnaniello ha illustrato le numerose attività messe in campo per tutela e la cura dei malati di Alzheimer nell’ospedale di Ferrara.
L’avvocato Franchi, invece, ha chiarito la posizione dell’associazione nei confronti degli Enti pubblici, in tema di Alzheimer: «Ciò che l’associazione dice – ha spiegato Franchi – è che si può smettere di pagare e ottenere il rimborso di quanto già illegittimamente pagato. Le vittorie ottenute lo confermano. Ma il nostro lavoro non è assolutamente volto a creare uno scontro con i Comuni, al contrario vorremmo che i Comuni si facessero portavoce, con noi, del problema alla Regione affinché questa, quale titolare del Servizio Sanitario Regionale, al quale spettano le spese, si faccia carico della questione».
Il ruolo di Confconsumatori è di vigilare sull’applicazione della norma: «Ci rendiamo conto – ha concluso l’avvocato Franchi – che, sotto molti aspetti, la legge in vigore è ingiusta perché non fa distinzioni tra le capacità economiche delle famiglie, non distingue, insomma, tra ricchi e poveri. Ma è il legislatore che deve farsi carico delle modifiche alla legge e di risolvere le piccole e grandi ingiustizie che si stanno verificando anche sul fronte delle rette per il ricovero di anziani non autosufficienti. Siamo consapevoli delle sofferenze delle famiglie coinvolte e il nostro fine non è certo quello di patrocinare cause: Confconsumatori si limita a reclamare, doverosamente, l’applicazione della legge, portando all’evidenza pubblica un problema che riguarda moltissime famiglie italiane».