Ti chiedi se quello che ti hanno confidato abbia un briciolo di verità o se i patti scellerati che unirono Riina e Provenzano a quei gruppi desiderosi di agire in Sicilia da assoluti monopolisti sono destinati a rimanere segreti e ad alimentare l’ennesimo mistero di questo Paese che di misteri si nutre. D’altra parte il percorso stragista è sembrato quasi necessario per conquistare l’alloro finale. E risuonano profetiche, ovvero da incubo, le parole pronunciate da Totò Riina e riferite ai giudici dal pentito catanese Fillippo Malvagna: “Fare la guerra è necessario per poi fare la pace”.
Hanno deciso che era l’ora di saldare i conti con il giudice Falcone. Sarà, ma quella strage è per te molto di più di un semplice regolamento di conti. Provenzano avrà pure avuto più fiuto politico di Riina, ma quell’esplosione ti provoca cattivi pensieri.