Miur apre le graduatorie d’istituto a mezzo milione di aspiranti prof…

Il Ministero dell’Istruzione ha avviato le procedure che entro il prossimo 23 giugno porteranno oltre mezzo milione di docenti e educatori precari a presentare la domanda di inserimento nelle Graduatorie d’istituto. Con la pubblicazione del Decreto n. 353 del 22 maggio 2014, l’amministrazione autorizza gli aspiranti supplenti a presentare domanda di inserimento o aggiornamento dei titoli (di studio e di servizio), che a seconda del ciclo scolastico potrà essere indirizzata ad un numero variabile tra i 10 e i 20 istituti, in ogni caso della medesima provincia prescelta.

Il problema è che ignorando i consigli del sindacato e il parere del Consiglio di Stato, che aveva già sospeso il giudizio sul nuovo regolamento di modifica del TFA ordinario proprio per l’assenza del CNPI decaduto, il Miur ha introdotto una rinnovata tabella di valutazione dei titoli, la A, utile per la gestione dei punteggi della seconda fascia, che lascia scontenti un po’ tutti.

In particolare, sottrae diversi punti, senza giustificato motivo, ad alcune migliaia di candidati docenti risultati idonei all’ultimo concorso a cattedra e ai 65mila che si abiliteranno attraverso i PAS, i Percorsi abilitanti speciali. E reca un danno, facendogli perdere posizioni in graduatoria, anche ad altre decine di migliaia di giovani che hanno concluso positivamente il corso di Scienze della formazione primaria, nonché ai tanti docenti inseriti nelle graduatorie aggiuntive alle GaE. L’unica buona notizia è l’inserimento nella fascia degli abilitati, come stabilito dal Consiglio di Stato con parere del 5 giugno 2013, a coloro che hanno conseguito il diploma magistrale fino al 2001/2002.

“Stiamo assistendo – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – all’ennesimo pasticcio gratuito dell’amministrazione centrale. Che con questa cervellotica tabella sta determinando un vero caos sulla valutazione dei titoli di seconda fascia delle graduatorie d’istituto: non riusciamo a comprendere, ad esempio, perché la nuova tabella A assegna 30 punti per il superamento di una prova selettiva per il conseguimento dell’abilitazione e 12 punti per la frequenza di ciascun anno accademico (42 punti a TFA e abilitazione estero, 54 punti a SSIS), mentre dimentica i docenti che hanno frequentato i PAS speciali (che dovrebbero avere 12 punti in più) e gli idonei dei concorsi a cattedra (che dovrebbero avere 30 punti in più)”.

“Come se non bastasse – continua Pacifico – le poco sagge scelte fatte dai dirigenti del Ministero dell’Istruzione sono riuscite a svalutare il percorso di Scienze della formazione primaria (soli 60 punti a fronte dei 78 spettanti secondo i criteri) e a non conferire alcun riconoscimento per i docenti inseriti nelle graduatorie aggiuntive alle Graduatorie ad esaurimento. A queste condizioni sarà praticamente impossibile evitare lo scatenamento di una nuova ‘guerra’ nei tribunali italiani. Con decine di migliaia di aspiranti docenti – conclude il sindacalista Anief-Confedir – pronti a rivendicare il punteggio maltolto”.

Anief, pertanto, con successiva comunicazione, comunicherà ai docenti interessati ad aggiornare o a inserirsi in seconda fascia delle Graduatorie d’istituto le modalità operative per impugnare la tabella di valutazione al Tar Lazio e far riconoscere loro il punteggio spettante. Superando in questo modo i nuovi criteri illegittimi introdotti dal Miur, pur in assenza del parere del CNPI.