di Alessandro Fumia
Stare a metà fra due sponde fa parte dell’essere messinese. Il messinese per destino sta sempre in mezzo a qualcosa. La gioventù di Messina non può che adeguarsi. Stare al centro della scena per attirare l’attenzione una bella impresa. Restarci cosa non facile; evidentemente la società di Messina, ha la capacità di trovare risorse insperate. Lo stare dentro un contenitore però, ti permette di osservare in modo diverso il concetto su espresso. Quasi un’isola nell’isola. Avrei potuto inserire un messaggio diverso per esaltare le qualità di questa giunta. Onestamente però non avrei potuto scegliere un termine di paragone calzante. Volendo agganciarmi al passato dovrei causa effetto, rivolgere il mio pensiero all’isola Symplegades. La lussureggiante isola posta al centro dello stretto di Messina, dove tutto è positivo, brillante, lussureggiante: un’isola ecologica? L’ennesima aggiungerebbe qualche amico sbadato. Sicuramente una invenzione accorintiana! Peccato rinfaccerebbe qualche altro amico: il grande Pomponio Mela, ci ha perso tempo a dar di geografia. Sarà allora una Stropharia, isola della salvezza per un naufrago capitato per caso nel canale di Messina. Un altro sfigato che si immagina l’isola pedonale, il solito canale accorintiano, quello ecologico. Mamma mia, aggiungerebbe un testimone più attento: cosa direbbe Macrobio a sentir dar di conto? No, assolutamente, qui siamo di fronte all’Isola che non c’è quella che un tempo si imponeva al navigante durante l’attraversata fra Scilla e Cariddi, durante le sere estive, quando beccando la marea discendente si apprestavano alla costa messinese. Un fans del nostro Renato locale additerebbe: finiamola di pescare sempre dal mucchio, di discendente ce ne uno solo, il nostro professore lo ha fatto, scendendo in campo, dal basso. Infatti hai ragione questa volta, sta nei bassi fondali dello stretto, l’isola segnalata in tante carte nautiche nel medioevo, ricordata dal nostro Antonello. A detta di tutti, un ricordo stromboliano. Per cortesia non tocchiamo questo tasto… parliamo di cose serie, parliamo di politica, quella che fa di Accorinti un prodotto da esportare, all’estero… Poi però, i giovani e quelli meno giovani non vengano a lamentarsi. Messina non può permettersi di perdere il solito cavallo di razza, lasciarlo passare senza approfittare, sarà una perdita per tutti, ragazzi messinesi compresi.