Tra gli 800 milioni di euro stanziati dal governo a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, sono contenute anche parecchie risorse in favore delle piccole e medie imprese. In particolare, il decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica destina 105 milioni di euro alle Pmi per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza. Inoltre, perché i progetti di efficientamento energetico che faranno seguito alla analisi possano essere realmente condotti in porto, si è previsto di rafforzare il meccanismo dei certificati bianchi. Si tratta dei cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica-TEE, ovvero titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di riqualificazione.
Come sottolinea il ministero per lo Sviluppo Economico in un comunicato, le aziende che abbiano intenzione di realizzare nuovi impianti con potenza superiore a 20 Mw di produzione di energia elettrica o termica, o nuove reti di teleriscaldamento “dovranno effettuare un’analisi costi-benefici, mentre sarà contestualmente avviata un’analisi sul territorio nazionale per identificare le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi”.