Non si arresta il crollo del mercato immobiliare; i prezzi continuano a scendere. Il che, nonostante possa favorire gli acquisti, è indice del persistere di condizioni economiche poco rassicuranti. In particolare, secondo gli ultimi dati contenuti nelle stime preliminari dell’Istat, nel primo trimestre dell’anno, l’Ipab, ovvero l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sia a uso abitativo sia come investimento, si è contratto dello 0,7 per cento rispetto al trimestre precedente; rispetto, invece, al medesimo periodo del 2013, prezzi hanno subito una caduta libera di 4,6 punti percentuali. Come sottolinea l’Istituto di statistica, il trend è in atto da almeno due anni. Dunque, con le stime dell’ultimo trimestre disponibili, la riduzione dei prezzi delle abitazioni ha superato la soglia dei 10 punti percentuali, attestandosi su una flessione del 10,4 per cento dal 2010, anno in cui l’indice ha iniziato a essere pubblicato. Il calo su base trimestrale è il frutto, da un lato, di una diminuzione dello 0,8 per cento dei prezzi delle abitazioni esistenti (-0,8%), dall’altro di un calo dello 0,1 per cento dei prezzi delle nuove. Su base annuale, invece, si osserva un calo del 5,3 per cento tra le abitazioni esistenti e del 2,6 per cento tra quelle nuove.