Pur non essendo un indicatore “ufficiale”, costituisce un primo termometro dell’andamento del quadro economico: secondo l’Ufficio studi della CGIA, rispetto ai primi quattro mesi del 2013, tra gennaio e aprile di quest’anno il traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade del Nordest è tornato ad aumentare. Ciò significa che circolano più merci e materie prime, elemento che consente di ipotizzare che le imprese abbiano ricominciato a produrre con ritmi superiori al recente passato.
Sulla “Brescia-Padova”, ad esempio, si è registrato un aumento del 2,9 per cento, sulle Autovie Venete (che include l’“A4 Venezia-Trieste”, la “A23 Palmanova-Udine”, la “A28 Portogruaro-Conegliano” e la “A34 Villesse-Gorizia”) del 3,7 per cento; infine, sull’ “Autobrennero” l’incremento è stato addirittura del 4,1 per cento.
“Ovviamente – dichiara il segretario della CGIA – Giuseppe Bortolussi – i dati risentono anche del passaggio sulla nostra rete autostradale dei Tir stranieri provenienti, in particolar modo, dai Paesi dell’Est che, spesso, praticano una vera e propria concorrenza sleale nei confronti dei nostri autotrasportatori. Tuttavia, è certo che questo indicatore, seppur abbastanza grezzo, ci segnala che la ripresa è in corso”.
A sostegno di questa posizione, l’Ufficio studi della CGIA segnala che anche il traffico dei veicoli leggeri è in aumento. Sempre nei primi 4 mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sulla “Brescia-Padova” l’incremento è stato del 3,4 per cento, sull’Autobrennero del 3,6 per cento e sulle Autovie Venete del 3,7 per cento.
“Oltre ai turisti o ai pendolari che si spostano per recarsi nei luoghi di studio o di lavoro – conclude Bortolussi – in questa categoria ritroviamo anche coloro che usano l’automezzo o il furgone per ragioni professionali, come gli agenti di commercio e i padroncini, veri protagonisti dell’economia del Nordest”.