Il Coordinamento della Sinistra contro l’Euro esprime vicinanza e solidarietà al popolo palestinese in lotta e condanna l’aggressione israeliana che in queste ore, con il pretesto dei tre coloni uccisi, sta compiendo un vero e proprio massacro: centinaia di morti e feriti, in gran parte civili e anche bambini, nella più completa impunità e sotto il più completo silenzio della stampa di tutto il mondo.
A chi giova tutto ciò? Quel che è certo è che l’accordo di unità nazionale palestinese tra Hamas e Fatah ha visto la sua fine con la morte dei tre coloni israeliani. Hamas è stata additata dal primo istante come responsabile del rapimento ma, ad oggi, leforze israeliane non sono state ancora in grado di fornire alcuna prova di un suo eventuale coinvolgimento.
In corso non c’è nessuna guerra, vista la sproporzionalità delle forze in campo, ma un vero e proprio genocidio. Ma si sa, i morti palestinesi non fanno notizia, altrimenti le pagine dei nostri giornali ne sarebbero piene, quotidianamente, non solo quando viene scomodato dall’occupazione anche qualche israeliano.
La stessa sinistra, quella che ancora si definisce tale, non è andata oltre pelose richieste di “pace”, accomunando occupati e occupanti, vittime e carnefici.
Il Coordinamento della Sinistra contro l’euro, invece, non chiede soltanto pace, ma giustizia e libertà, appoggiando la resistenza palestinese che lotta contro la politica di persecuzione e di sterminio di Israele nei confronti del popolo arabo-palestinese che vive confinato nella striscia di Gaza.
Il Coordinamento della Sinistra contro l’euro, inoltre, condanna i silenzi e le complicità del governo Renzi e dell’Unione Europea che avrebbe dovuto portare pace e giustizia in tutto il mondo e fa appello a tutte le forze democratiche e costituzionali affinché si richieda un’immediata cessazione delle azioni militari contro la popolazione civile di Gaza.