La riforma del mercato del lavoro, da attuarsi mediante legge delega, potrebbe modificare radicalmente la normativa sui licenziamenti. In commissione Lavoro, in Senato, è giunto un emendamento all’articolo 4 presentato dal governo e concordato con la maggioranza che spiana la strada al superamento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (che impedisce, alle aziende con più di 15 dipendenti, di licenziare senza giusta causa o giustificato motivo prevedendo, laddove il giudice lo disponga, il reintegro del lavoratore licenziato).
Nel testo del provvedimento, si ipotizza l’assenza di tale garanzia per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, in parte controbilanciata da un sistema di tutele crescenti nel tempo; tali tutele consisteranno, prevalentemente, in un eventuale congruo indennizzo proporzionale all’anzianità del dipendente presso l’azienda. L’operazione – nelle intenzioni del premier Matteo Renzi – dovrà essere condotta in porto contestualmente ad una revisione degli ammortizzatori sociali volta ad impedire qualsivoglia iniquità e a preservare la pace sociale nel Paese.