Il fai da te si applica anche alla salute e l’automedicazione è una pratica che gli italiani conoscono bene, forse anche troppo: secondo i risultati dell’ultima indagine di Dottori.it il 23,4% degli italiani assume farmaci con obbligo di prescrizione senza consultare il medico. Il portale, che riunisce i medici specialisti italiani (www.dottori.it), ha chiesto all’Istituto di ricerca Demoskopea di intervistare un campione rappresentativo dell’universo di riferimento in Italia, pari a circa 37milioni di individui tra 18 e 65 anni. Le loro risposte parlano chiaro: quasi un intervistato su quattro, negli ultimi dodici mesi, ha assunto autonomamente farmaci che invece richiedevano la prescrizione medica. Ma quali sono i farmaci più usati in autonomia dagli italiani? La risposta più ricorrente degli italiani è relativa agli antidolorifici, indicati dal 55,1% degli intervistati. Non mancano, però, gli antibiotici, farmaci utilissimi ma che, come ribadisce l’Aifa – l’Agenzia italiana del farmaco – vanno tassativamente utilizzati dietro il consulto medico, perché un uso improprio (non solo in termini di dosaggio, ma anche di orari di utilizzo e durata della terapia) può rivelarsi inutile, se non persino dannoso. Eppure, il 37% del campione ammette di averli usati di spontanea volontà: addirittura, questo dato sale al 42,9% nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni.
Molto utilizzati in autonomia dal proprio dottore sono gli antistaminici (indicati dal 28,8% del campione) e gli antipiretici (20,3%), nonostante per entrambe le tipologie esista la possibilità di incappare in fenomeni allergici o di sensibilizzazione al principio attivo. Addirittura, il 5,9% del campione dichiara di aver assunto, negli ultimi dodici mesi, degli psicofarmaci senza chiedere un confronto con il medico – percentuale che sale oltre il 10% se si isolano le risposte degli intervistati di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
Siamo un popolo di sconsiderati? I numeri dicono questo, ma un terzo di chi ha assunto farmaci con obbligo di ricetta senza il confronto con il proprio medico si ritiene poco imprudente (34,7% del campione), contro il 29,7% che invece ammette di essere abbastanza imprudente – percentuale, questa, che sale fino al 34% tra i laureati e al 37,5% tra i giovani fino a 24 anni. Del tutto sicuro delle proprie azioni il 14,4% degli intervistati.
«Se i piccoli fastidi che interferiscono con lo svolgimento delle nostre attività quotidiane possono essere affrontati e curati efficacemente anche senza il consulto con un medico – dichiara Vito Ciardo, General Manager di Dottori.it – quando si deve ricorrere a farmaci che vengono venduti tramite prescrizione è fondamentale ricorrere all’intervento di uno specialista, in grado di offrire un supporto tecnico, oltre che un sollievo psicologico di grande importanza. Contattare uno specialista è oggi più semplice, perché sono sempre di più i medici che ricorrono al web per velocizzare i processi di comunicazione con il paziente.»
«Nell’ambito dell’indagine realizzata per Dottori.it – ha dichiarato Stefano Carlin, Amministratore Delegato di Demoskopea – abbiamo potuto sottolineare come tra i più giovani emerga un uso più disinvolto dei farmaci e dell’automedicazione: tra gli under 24 la percentuale di chi usa medicinali senza confrontarsi con uno specialista supera il 27%. Più attenti gli adulti e gli anziani, forse per una più radicata abitudine al consulto medico: l’automedicazione con farmaci con obbligo di ricetta tra gli over 55 si abbassa al 18%.»