Il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali è stato approvato dal Consiglio dei Ministri che ha tenuto conto ma solo parzialmente, delle osservazioni provenienti dalle commissioni Finanze di Camera e Senato; ora, quindi, il testo del provvedimento tornerà al Parlamento, che avrà dieci giorni di tempo dalla ricezione per esprimersi e inviarlo nuovamente al Governo per l’approvazione definitiva. L’attuale bozza contiene numerose novità, tra cui l’introduzione del 730 precompilato che, a regime, riguarderà 30 milioni di italiani. L’Agenzia delle Entrate si avvarrà dei dati contenuti nell’anagrafe tributaria, di quelli trasmessi da soggetti terzi (come banche e assicurazioni) e di quelli presenti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta per compilare il documento. Dal 2016, inoltre, la dichiarazione conterrà anche i dati relative alle spese mediche.
Si prevede, inoltre, che l’Agenzia metta a disposizione online la dichiarazione entro il 15 aprile di ogni anno; il contribuente potrà accettare il documento, o decidere di modificarlo, da solo, attraverso i Caf, i sostituiti d’imposta o i professionisti. Caf e professionisti non saranno responsabili di visto infedele nel caso l’errore sia stato introdotto volutamente (con condotta dolosa) dal contribuente.