Tfr in busta paga. Conviene?

L’idea non è nuova e ora viene riproposta: una parte del trattamento di fine rapporto finisce nella busta paga mensile invece di confluire su fondi pensione o essere percepita alla fine del rapporto lavorativo. Soldi freschi da spendere per rilanciare l’economia si sostiene. Conviene? Facendo un calcolo a spanne, per redditi fino a 28mila euro lordi, si tratterebbe di circa 70 euro mensili che aggiunti ai precedenti 80 euro di detassazione fanno 150 euro/mese. I 70 euro verrebbero tassati con l’aliquota della busta paga mentre se investiti in fondi pensione o versati alla fine del rapporto lavorativo avrebbero un trattamento fiscale meno pesante. Rilancerebbero l’economia? L’esperienza degli 80 euro direbbe di no. Comunque, gli italiani tendono a non spendere perchè vedono un futuro incerto, infatti, sono aumentati i depositi bancari (+ 9,2% dal 2007 al 2013, con un incremento di 234 miliardi). Insomma, operazione Tfr potrebbe rivelarsi un flop per i consumi e una diminuzione per gli investimenti futuri.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc