AssoTutela – Dopo Genova mettere al sicuro Roma e il Lazio

“Sono 372 nel Lazio i comuni a rischio di frana o esondazione, il 98% del totale ma la Regione sembra non rendersi conto del pericolo anzi, l’assessore Michele Civita fa approvare in tutta fretta una delibera che toglie il vincolo ambientale a circa 30 fossi e corsi d’acqua. Una bomba a orologeria pronta a esplodere al primo acquazzone”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che aggiunge: “Non solo si tolgono i vincoli, favorendo così il ‘tombamento’ di corsi d’acqua, ma si fa di tutto per distruggere il dipartimento regionale di Geologia declassandone gli uffici, privandoli di strumenti e potere per agire nel campo della prevenzione. Dopo Genova, nulla vieta di pensare che un fenomeno analogo possa verificarsi anche a Roma e non lo sostiene il presidente di AssoTutela Maritato ma quello dell’Ordine dei Geologi Roberto Troncarelli, che mette in rilievo il potenziale pericolo che corrono 350 mila cittadini della nostra regione. Per la spending review – chiarisce Maritato – dal mese di giugno di quest’anno il Servizio geologico e sismico regionale non esiste più. Siamo l’unico ente territoriale a non disporre di tale risorsa fondamentale per la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del territorio. Il presidente Zingaretti però sembra sordo a tali appelli e continua a proporre una gestione fatta soltanto di annunci, conferenze stampa ‘ad arte’, dove nessuno entra mai in contraddittorio. Chiediamo almeno a quello che rimane dell’opposizione, un intervento forte volto a garantire i servizi essenziali ai cittadini, quelli che l’amministrazione ‘tritatutto’ sta gradualmente cancellando”, conclude Maritato.