Uno studio pubblicato sull’American Journal of Political Science fa sapere che tra il 60 e il 75% delle coppie votano lo stesso partito: l’attrazione tra persone avverrebbe anche a livello di odori, e sembra che ogni indirizzo partitico abbia un proprio odore grazie al quale le persone si scelgono, proprio come avviene “a livello chimico” per l’attrazione sessuale.
Abbiamo voluto attualizzare e rendere più comprensibili i risultati di questo studio, portandoli al nostro quotidiano:
– quelli del Pd hanno tutti odori diversi fra loro ma simili, con una dominante di fritto e fumo di carne alla brace, grazie alla frequentazione delle feste de l’Unità;
– quelli di Forza Italia hanno fragranze di cosmetici di alta gamma, miste all’odore di involucri di plastica quando si aprono dopo che sono stati tenuti al chiuso;
– quelli dell’Udc hanno un vago odore di incenso misto a cocaina;
– con quelli del Ncd sembra di entrare in una falegnameria grazie al forte odore di colla che hanno sul posteriore;
– i Verdi hanno una dominante di aglio e pecorino stagionato in grotta;
– su quelli del M5S sono in corso ancora degli studi per analizzare la portata odorosa delle urla con cui si esprimono; al momento emanano i tipici odori dei giocattoli appena scartati dalle confezioni;
– quelli di Sel hanno l’odore generico dei mercati rionali, quelli che si tengono una volta alla settimana;
– quelli di Fratelli d’Italia/An hanno un antico odore, come quegli abiti che si prendono dall’armadio dopo lungo tempo;
– quelli dell’Idv hanno un odore tipico di quando si entra in un Tribunale;
– quelli di Rifondazione Comunista non hanno praticamente piu’ odore perchè -fabbriche chiuse- il loro tipico odore delle catene di montaggio è solo in alcune scatolette nelle mostre di Andy Warhol;
– i Radicali -come sempre- non sono classificati.
Armiamoci bene di naso quindi, per fare le nostre scelte private e civiche.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc