Tutto iniziò con il fallimento della banca di investimenti americana Lehman Brothers, per la vicenda dei mutui subprime. Nel 2008, annunciò debiti bancari per 613 miliardi di dollari e obbligazionari per 55 miliardi. Seguì un terremoto finanziario ed economico del quale stiamo ancora subendo gli effetti. Successivamente, a catena, si verificarono una serie di fallimenti e di interventi di sostegno da parte del governo federale americano. La crisi si riversò anche in Europa determinando, a sua volta, interventi delle autorità di vigilanza comunitarie. Per passare all’attualità, ricordiamo che nove delle venticinque banche europee sotto osservazione della BCE, relativamente all’anno 2013, sono italiane, due, MPS e Carige, devono avviare un piano di ristrutturazione. Altre banche, UBS, Deutsche Bank, Jp Morgan, Barclays, Bank of Scotlant Citigroup, Credit Suisse, Lloyds e Rabobank, accusate di manipolazione dei tassi interbancari sono già state multate e devono accantonare altri 8 miliardi in vista di ulteriori sanzioni.
Il quadro che ne emerge è desolante. Berthold Brecht, il noto drammaturgo tedesco, si chiedeva "Che cos’è l’effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?" A noi viene in mente il vecchio detto "La banca ti presta l’ombrello quando c’è il sole e te lo ritira quando piove". Purtroppo il risparmiatore è totalmente disarmato di fronte a illeciti comportamenti. Come al solito, il cerino rimane in mano al cittadino, non gli rimane che cambiare banca.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc