La Camerata Rco, piccola-grande delegazione dell’Orchestra del Royal Concertgebouw, ha espresso ieri sera, al Teatro Vittorio Emanuele, altissimo livello di musica e signorilità interpretativa, in occasione di un’altra proposta concertistica dell’Accademia Filarmonica di Messina e dell’Associazione “V. Bellini”. L’ensemble olandese è una esclusiva propaggine di quella che è considerata, in campo internazionale, un’istituzione culturale, appunto l’Orchestra del Royal Concertgebouw, con sede ad Amsterdam. La Camerata Rco, formatasi nel 2009, è essenzialmente un gruppo modulabile di primi elementi orchestrali, a seconda del repertorio selezionato per la performance quindi con notevoli capacità poliedriche. Sul palco messinese sono saliti gli affiatati Annebeth Webb al violino, il giovanissimo Rob van de Laar al corno e Frank van de Laar al pianoforte. Gli autori in programma Ludwig Van Beethoven, Robert Schumann e Johannes Brahms hanno rimarcato le potenzialità sia dei solisti sia del trio.
In apertura la Sonata per corno e pianoforte in Fa maggiore, op. 17 di Beethoven, che si annovera tra i capisaldi della esigua letteratura cameristica per corno e svela l’esigenza del compositore di utilizzare le risorse timbriche di carattere intimista e malinconico, peculiari dello strumento. La Camerata Rco che, in questo caso, mette in gioco il cornista e il pianista imprime la giusta atmosfera concepita da Beethoven (con i movimenti Allegro moderato; Poco Adagio; Rondo: Allegro molto), affondando accenti cupi nel movimento centrale con uno stile di inequivocabile marcia funebre. Dopo il duo dei musicisti van de Laar, tocca alla Webb sfoggiare tutta la sua tecnica suprema che si evidenzia accompagnata sempre dal pianoforte nella Sonata per violino e pianoforte in La minore op. 105, scritta da Schumann negli ultimi anni della sua vita. Quest’opera rientra tra gli esempi più alti di musica cameristica appartenenti all’autore. La violinista, insieme a Frank van de Laar, ben rappresentano l’intreccio tra genere classico e romantico, facendosi sopraffare da quest’ultimo, soprattutto nel primo movimento da cui deve emergere una certa turbolenza dell’anima. Negli scambi tra violino e pianoforte, si riconosce questa enorme passionalità mista al dramma. Ma è con Brahms e con il Trio per corno in Mi Bemolle Maggiore, op. 40 che la Camerata Rco riesce a fondere i propri talenti e le proprie percezioni. La visione degli affascinanti boschi nella Foresta Nera, così come appariva al compositore di Amburgo, si infiltra nelle sonorità del gruppo a decantare la natura, alla stessa maniera di tante poesie in pieno Romanticismo che mirano dritte al cuore. Un capolavoro del patrimonio classico è sicuramente valorizzato da chi lo realizza con grande sentimento e sensibilità come questo trio olandese. La composizione si articola in quattro movimenti che balzano dalla dolcezza del primo “Andante” allo “Scherzo” che ispira irruenza e confluisce nello struggimento; ancora, si passa dalla rassegnazione dei mali esistenziali, grazie al terzo movimento “Adagio mesto”, fino alla giocosità del finale “Allegro con brio” che rimanda alle dinamiche da caccia. La presenza del corno è quella che in assoluto celebra l’arte campestre con toni raggianti ma anche oscuri. La Camerata Rco ha racchiuso la completezza di una mirabile esecuzione e di percorsi romantici particolarmente sentiti, sotto il profilo interpretativo.
L’ensemble potrà essere apprezzato, nella stagione 2014-2015, anche in varie metropoli del mondo quali New York, Minsk, Madrid e Vienna. Le due associazioni musicali messinesi vi invitano al prossimo concerto che avrà luogo sabato 29 novembre, ore 18, al Palacultura “Antonello”, con protagonista Nino Fiumara al pianoforte. Previste musiche di Bach, Beethoven, Liszt, Chopin, Skrjabin