L’auspicato intervento del Ministero dei Trasporti che dovrebbe garantire il mantenimento del collegamento marittimo veloce, ex Metromare, rischia di essere vanificato dalla cronica incapacità del territorio di sfruttare convenientemente le opportunità di sviluppo e produzione.
Esaurito ogni tentativo di concertazione con la Giunta Comunale che resta arroccata su posizioni autoreferenziali, distanti anni luce dalle vere esigenze di cittadini, pendolari e lavoratori, si ritiene indispensabile attivare l’interlocuzione con il Governo centrale attraverso il Prefetto di Messina.
Alla sommaria Ordinanza Comunale anti-tir che di fatto ha dimezzato i livelli di produzione del trasporto marittimo, si è aggiunto il “Piano di mobilità nello Stretto” redatto dall’Assessorato ai Trasporti che paradossalmente sostiene l’abolizione del collegamento veloce con Reggio Calabria e se posto in essere produrrebbe un calo dell’attuale offerta oltre alla compressione dei livelli occupazionali in USTICALines che a oggi effettua il servizio fra Messina e Reggio.
Con tali presupposti si concretizza il rischio di rendere improduttivo l’impegno economico che il Ministro dei Trasporti ha assunto a seguito delle lotte di lavoratori e pendolari, pertanto, riteniamo opportuno esporre a S.E. il Prefetto di Messina la proposta che le parti sociali ritengono utile alla reale continuità territoriale e dal mantenimento dei livelli occupazionali.
In attesa del bando definitivo per l’affidamento dell’appalto, Il Ministro Lupi si è impegnato economicamente a mantenereil servizio attraverso i mezzi di RFI ma è pur vero che la flotta veloce dell’azienda pubblica è limitata a sole due unità velociquando ne servono almeno cinque per mantenere l’attuale frequenza dei collegamenti fra Messina, Villa S. Giovanni e Reggio Calabria.
Alla luce dei fatti risulta fondamentale coinvolgere USTICAlines che in vista di scadenza della seconda proroga al 31 dicembre prossimo ha annunciato la cessazione del servizio e il licenziamento di ben 57 marittimi.
E’ necessario organizzare il futuro della continuità territoriale che da troppo tempo aspetta di assumere canoni di civiltà, se RFI/Bluferries non è in possesso di mezzi sufficienti per garantire ed eventualmente potenziare il servizio,sarebbe opportunoriorganizzare il Consorzio Metromare(Bluferies&USTICAlines) che al netto di alcune controversie sugli orari di lavoro e i livelli salariali, è stato un’esperienza funzionale per la comunità dello Stretto e ha creato significative opportunità di lavoro.
L’impegnoeconomico del Governo centrale non può essere sprecato con il fantasioso piano di mobilità proposto dal Comune che, fra l’altro, assume connotati anti-operai, pertanto, i lavoratori marittimi, unitamente ai pendolari dello Stretto, il prossimo 11 dicembre, a partire dalle ore 9,00, effettueranno un sit-in nello spazio antistante la Prefettura di Messina per rivendicare il diritto alla mobilità e all’occupazione, con l’auspicio di essere ricevuti da Sua Eccellenza per esporre i dettagli della proposta accennata.
ORSA