Ci dicono: il Signore è qua, è là…

di ANDREA FILLORAMO

Papa Francesco, già informato dei risultati del lavoro svolto da una Commissione Internazionale, presieduta dal Cardinal Ruini, chiamata a pronunciarsi sulla veridicità delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, riferendosi probabilmente ad esse, nell’omelia di Santa Marta, il 14 novembre scorso, disse. “Ci dicono: il Signore è qua, è là! Ma io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni”. E ancora: “cristiani senza Cristo quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo Testamento”. Queste parole fanno pensare che Papa Francesco non crede alle apparizioni di Medjugorje e sembrano smentire tutti coloro che pensano che la Chiesa si pronunci positivamente sulle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Non crede, neppure il vescovo di Anagni-Alatri, monsignor Lorenzo Loppa, che in una circolare inviata ai Vicari foranei e ai parroci della sua diocesi, chiede, in particolare, di “non partecipare” e “se fosse possibile annullare” un “incontro di preghiera” “con la signora Vicka Ivankovic”, veggente “legata con i fenomeni di Medjugorje”, in programma a Fiuggi l’8 novembre. Nella missiva, il vescovo ricorda, a proposito dell’incontro, che “in conformità con le ‘Norme per procedere nel discernimento di presunte apparizioni e rivelazioni’, la Congregazione per la Dottrina della Fede sta continuando l’esame degli aspetti dottrinali e disciplinari dei fatti di Medjugorje. Fino ad ogni ulteriore disposizione da parte della Santa Sede, ci si deve attenere a ciò che è già stato stabilito dai vescovi della ex Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991″, che stabilisce: “Sulla base delle ricerche finora compiute, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali”. Il Vescovo Mons. Andrea Gemma, infine, denuncia le presunte apparizioni di Medjugorje come "opera del diavolo" e predice che "tra breve, il Vaticano interverrà con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutte chi si nasconde dietro quest’inganno". Mentre si attende il pronunciamento pontificio che tarda a venire, assistiamo, intanto, anche se siamo in un momento di crisi economica,ad un aumento del cosiddetto “turismo religioso”, che ha come meta Medjugorje, che movimenta parrocchie, preti “ zelanti” con un discreto background alberghiero e turistico, tale da renderli “ accompagnatori” turistici” in una certa parte dell’anno solare. Nel frattempo, le televisioni, sia quella pubblica sia quelle commerciali, non mancano di ospitare ed intervistare “convertiti” vecchi e nuovi, che non trascurano nessun tentativo per pubblicizzare il fenomeno e dimostrare che la Madonna è apparsa sicuramente all’incirca 50.000 volte, non solo in quel luogo ma dovunque si spostano i veggenti e che ritengono quel luogo un luogo sacro, quasi un moderno Sinai, dove Dio manifesta la sua volontà, attraverso i messaggi di Maria. Non potevano, inoltre mancare, come in tutte le altre apparizioni della Madonna, i segreti consegnati ai veggenti. Essi sono dieci. Nessuno dei veggenti conosce i segreti degli altri e fra loro non ne parlano. Si suppone, tuttavia, che i dieci segreti siano uguali per tutti. La veggente Vicka in proposito ha detto: “Tra noi veggenti non parliamo mai dei segreti, ma credo che i dieci segreti siano uguali per tutti”. Intanto, la pubblicizzazione del “fenomeno” e la “catechizzazione” mediatica dei dubbiosi aumenta a tambur battente“; non si tiene conto che, nel passato, ben tre Commissioni Teologiche, avevano dichiarato l’inesistenza del soprannaturale nelle presunte "apparizioni" e che, nel 1985, il card. Ratzinger aveva vietato i pellegrinaggi a Medjugorje. Tale divieto, tuttavia, fu ignorato. Ricostruiamo, brevemente, la storia delle apparizioni. Il “fenomeno” delle apparizioni ebbe inizio il 24 giugno1981 quando 6 bambini, riferirono ad un prete di aver visto la Madonna sulla collina nei pressi del paese. I veggenti, intanto, a seguito delle loro dichiarazioni sulle presunte "apparizioni", hanno portato la ricchezza a Medjugorje, povero paese prima delle apparizioni, ma adesso con strutture alberghiere di primo ordine. Basta, infatti, “ dare una veloce occhiata” nel depliant di qualsiasi agenzia di viaggio e si scopre che a Medjugorie, ci sono hotel che offrono sistemazioni climatizzate dotate di minibar, TV LCD a schermo piatto con canali satellitari e connessione internet gratuita, ristorante insignito della Corona d’Oro dell’Ospitalità come miglior ristorante alberghiero della Bosnia-Erzegovina, bar caffetteria, terrazze all’aperto, piscine interne, vasche idromassaggio, saune, servizio massaggi. Alla faccia della “Chiesa dei poveri”, alla quale dicono di appartenere i pellegrini. Si dice, anche, che i veggenti, in virtù delle apparizioni, sono stati baciati dalla fortuna e, quindi, non vivano in stato di povertà, anzi… Si sa, però che la “fortuna”, non fu benevola nei confronti dei preti che hanno “ promosso”, a Medjugorie, le “apparizioni “. Fra questi P. Tomislav Vlasic, ex "direttore spirituale" dei 6 ragazzi che hanno detto di aver visto apparire la Madonna. Nei suoi confronti, Benedetto XVI ha autorizzato "severe misure precauzionali e disciplinari". Il prete francescano, infatti, è stato “sospeso a divinis”, in seguito alle accuse di scandalosa immoralità sessuale "aggravata da motivazioni mistiche" e dopo il suo rifiuto di cooperazione. Egli è anche accusato di "diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, misticismo sospetto e disobbedienza nei confronti di ordini legittimi emessi"; è stato , inoltre, ”sospetto di eresia e di scisma”. Teniamo conto dell’importanza e della centralità di Padre Vlasic nella promozione delle "apparizioni", garantite da lui stesso che, dinnanzi a Giovanni Paolo II, ebbe l’ardire di affermare che la Madonna ai sei ragazzi aveva detto che egli era un “vero santo”. Ma la santità non si concilia con l’immoralità: egli, infatti, era padre di un figlio avuto con una suora, Suor Ruffina, e che, oltre ad essersi rifiutato di lasciare l’Ordine per sposarla, aveva supplicato perché il fatto non fosse reso noto. P. Vlasic, dotato di grandi capacità “inventive” poi, si era trasferito a Parma (Italia) dove aveva fondato una Comunità religiosa mista di maschi e femmine, chiamata "Regina della Pace", dedicata alle "apparizioni" di Medjugorje. Ma cosa c’è di sicuramente vero e accertato in questo paesino della Bosnia? I veggenti hanno veramente visto e ancora vedono la Madonna? Perché milioni di persone si recano a Medjugorje? Credo che la risposta, anche se per qualche attimo ci allontaniamo dal tema, sia contenuta nel libro “Perchè è santo“, scritto dal postulatore della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo II, Slawomir Oder, e dal giornalista Saverio Gaeta, dove si racconta che uno dei più stretti collaboratori del Pontefice polacco chiese a Wojtyla se avesse mai visto la Madonna. La risposta del Papa, già molto anziano e in pessima salute, fu netta: “No, non ho visto la Madonna, ma la sento”. Ecco il segreto di Medjugorje: la travolgente forza del sentimento religioso, che nasce dall’inaccettabile concetto della morte, che tradisce quella percezione di sé come eterni; percezione, grazie alla quale la natura protegge la coscienza dell’uomo dalla paura e dal dolore. La morte respinta, quando la sua ala sfiora l’umano troppo da vicino, viene esorcizzata attraverso la ritualità e le credenze accomunate da un’unica idea universale, sintetizzabile nell’assunto che l’esistenza continui oltre la soglia ed oltre il velo, varcando la porta di una diversa dimensione. Questa è probabilmente la radice profonda della sentimento religioso, inteso come insieme di emozioni, credenze e sentimenti, visioni, estasi, ora dilanianti, ora immensi ed esaltanti, ma comunque tali da non poter restare contenuti nella interiorità individuale e che perciò vengono collocati all’esterno, oggettivati, in una certa misura reificati attraverso la credenza religiosa e la sua esasperazione, che può far vedere anche quello che non c’è. E’, quindi, il sentimento, ovviamente da rispettare, che spinge milioni di persone verso Medjugorje. Tale sentimento, però, non dimostra la veriditicità delle apparizioni e la sincerità dei veggenti. Dai sentimenti esasperati possono nascere anche il “fanatismo” e il “feticismo”, esibiti, anche in buona fede, da alcuni. Il medesimo discorso può anche essere fatto nei confronti dei “presunti” miracoli, se non si tiene conto che esiste un rapporto fra miracolo e suggestione. Questa tesi, in tanti casi, è ritenuta probabile anche dalla Chiesa Cattolica, che rimane sempre molto prudente davanti a fatti ritenuti “miracolosi”. Ricordiamo che soprattutto a partire dalla metà dell’Ottocento, si sono potuti spiegare con la suggestione molti fenomeni fino ad allora ritenuti per lo meno sconcertanti. La medicina del Novecento ha poi sottolineato ampiamente i rapporti fra il piano mentale e quello dei processi biologici, giungendo infine a ridurre quasi del tutto il primo ai secondi. Ma in molti casi tale spiegazione appare semplicistica, e occorre risalire a ragioni biologiche più complesse. Il papa, che fin’ora non si è pronunciato sul caso Medjugorje, con molta probabilità non potendo negare i “benefici” spirituali che da esso derivano, cercherà soltanto di fare evitare gli “abusi” e le “farneticazioni” che ne possono derivare. Chiunque capisce, per esempio, che è una “farneticazione” quella di Paolo Brosio, apostolo di Medjugorje, che recentemente ha scoperto di essere la “reincarnazione di S.Giuseppe” e, quindi, “il marito della Madonna”. Tale scoperta egli l’avrebbe fatto in conseguenza di una esperienza extracorporea che gli avrebbe fatto attraversare un’altra dimensione, permettendogli di viaggiare nel tempo. Durante questo viaggio avrebbe preso coscienza della sua vera natura e questo l’avrebbe riempito di gioia, avendo scoperto che in passato sarebbe stato il marito di Maria e, quindi, il padre adottivo di Gesù”. Della Madonna di Medjugorye si è servito anche P.Livio Fonzaga, direttore dell’emittente “Radio Maria”, che, avendo notato il crollo delle donazioni insistentemente richieste, ha denunciato un “boicottaggio” e ha citato a suo sostegno un’apparizione della Madonna, che avrebbe detto ai cattolici di restare vicini al Papa e, dato che Radio Maria è vicina al Papa; per la proprietà transitiva, i cattolici devono dare soldi a Radio Maria.