LE CORRENTI SI PESANO A CENA

Ci avviciniamo al Congresso FNSI di Chianciano e incontri fra delegati, pour parler, ipotesi, sogni, richieste di strapuntino, verifiche di alleanze, inizi di delusioni, cambiamenti di obiettivi, sono all’ordine del giorno. Il nome del prossimo segretario nazionale (e quindi del futuro presidente) non emerge. C’è un grande desiderio da parte di alcuni “big” degli organismi nazionali di avere terzi o quarti mandati, mentre altri ipotizzano trasferimenti in “duplex”, eccetera eccetera.

Nessuno parla di una riorganizzazione, anche per fare grandi risparmi, dei nostri Enti (incluso l’assorbimento della Casagit nell’Inpgi), del loro consolidamento, del rinnovamento democratico sindacale, dei tagli da attuare. C’è chi parla di un futuro astrale, astrologico, chi di un passato glorioso ma decaduto, ma nessuno ci rappresenta il vero futuro del giornalismo e la garanzia del settore dell’informazione senza voli pindarici alla ricerca di salvezze tecnologiche.

Per non parlare …. dei pensionati. A loro si pensa solo per aumentare le quote dell’assistenza o per i prelievi. Senza trascurare i prepensionati: a quale welfare andranno incontro? E nessuno pensa ai disoccupati e ai tanti aspiranti giornalisti che affollano gli ingressi.

Ci dicono parole al vento, ci recitano programmi stantii, non si discute di un sindacato moderno, quale dovrebbe essere quello dei giornalisti, come assistere i colleghi nelle loro drammatiche vicende di disoccupazione.

Si colgono solo occasioni per sfilare in parata.

Il Congresso diventa una riunione di soli amici e parenti, ignaro della reale situazione del settore.

Maurizio Andriolo