“Introdurre l’obbligo per enti pubblici e istituzioni di costituirsi parte civile nei processi relativi a fatti di corruzione quando siano coinvolti dipendenti”. A chiederlo con un’iniziativa parlamentare sono i deputati nazionali del Partito Democratico Giuseppe Berretta e Fausto Raciti.
I due esponenti siciliani dei Democratici sono infatti firmatari di un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro della Giustizia Andrea Orlando e al ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia. Nell’atto parlamentare si fa esplicito riferimento al caso eclatante di un “parere negativo – si legge nell’interrogazione – reso dall’Avvocatura dello stato alla costituzione di parte civile per la Regione Sicilia, nel processo contro un funzionario dell’assessorato regionale Territorio Ambiente, accusato di corruzione nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di mazzette (ammesso dallo stesso funzionario) nello smaltimento rifiuti. Non è accettabile la tesi dell’Avvocatura che, secondo quanto hanno riportato i giornali, ha sostenuto che la corruzione non costituisca allarme sociale – sottolineano Berretta e Raciti – Un’affermazione, se confermata, di una tale gravità da dover indurre ad un intervento immediato”. Per questo, i deputati siciliani dei Democratici hanno chiesto al Governo di chiarire quanto accaduto e, appunto, di “affermare l’obbligo per enti pubblici e istituzionali, in presenza di atti di corruzione dei propri dipendenti o esponenti, di costituirsi parte civile nei processi relativi a fatti di corruzione”.