di Antonina Busà
Sì è svolto, domenica 15 febbraio presso il Centro islamico di Messina, l’incontro del SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) con la comunità musulmana. Erano presenti anche molti amici della Piccola Comunità Nuovi Orizzonti. In questo tempo caratterizzato sempre più da un clima ostile e violento che vede seriamente compromessi i rapporti tra stati e religioni sembrerebbe un’iniziativa contraddittoria. È, invece, un autentico segno profetico, egregiamente pensato e proposto dal SAE, che quale associazione di laici mira a rendere attuale e credibile il dialogo tra le confessioni cristiane e le religioni in genere. Il calore fraterno è stato alto dall’accoglienza fino alla conclusione dell’incontro, momento in cui si è potuto gustare un te alla marocchina, e pasticcini arabi e messinesi.
L’incontro guidato dal presidente dei musulmani di Messina, l’egiziano Mohamed Refaat e da Daniela Villari, responsabile del gruppo SAE di Messina, è stato aperto con la lettura, prima in arabo e poi nella traduzione approvata, di un breve brano tratto dal Corano (Sura 49,13), che evidenzia come l’unico Dio creatore degli uomini ci ha fatti diversi per costituire più popoli, ma tutti ci ha tratti da un’unica origine. Tutti della stessa famiglia umana, anche se di etnie e religiosità diverse. Tornare, pertanto, alla riscoperta della fratellanza umana significa conoscenza reciproca e superamento delle lotte fratricide che hanno insanguinato la storia e insanguinano il nostro tempo. Anche Daniela, dopo un brevissimo accenno alla identità del SAE, ha sottolineato come questa Associazione cristiana ha sempre nutrito e curato anche il dialogo tra le religioni e in particolare con il mondo ebraico e musulmano.
Ampio spazio, durante l’incontro, è stato riservato al dibattito tra cristiani e musulmani che, accomunati nella fede dall’unica radice rappresentata da Abramo, si confermano l’impegno al rispetto reciproco, con il desiderio di condividere ciò che è comune, di rispettare la diversità e di promuovere iniziative comuni in un continuo scambio di valori e cultura. I fratelli musulmani hanno subito precisato di avere condannato ufficialmente gli episodi di violenza rivendicati da uomini che dicono di agire in nome della fede islamica ed hanno ribadito che la loro religione è religione di pace e non di guerra. Hanno inoltre chiarito che nessuno degli atti violenti viene mai concertato nelle moschee, dove si prega e ci si istruisce secondo i cinque pilastri della loro fede.
La comunità islamica è presente a Messina dal 1986, attualmente è formata da circa 4000 persone, di questi circa 1500 frequentano il centro islamico con regolarità e circa 500 sono assiduamente presenti alla preghiera festiva della settimana. La comunità islamica di Messina annovera la presenza di diverse nazionalità, fra cui 12 italiani e di questi 7 sono messinesi. Nella provincia di Messina vi sono due Moschee, una sita in città ed una a Barcellona Pozzo di Gotto, mentre si contano 23 centri islamici in tutta la Sicilia. Motivo di orgoglio per la comunità islamica messinese è l’aver ottenuto la licenza (in una regolare gara di aggiudicazione) un terreno per il cimitero islamico, anche questo segno di integrazione nel tessuto sociale della nostra città.
Certo, ci sono ulteriori attese da parte dei nostri amici musulmani, dalla costituzione di una biblioteca all’istituzione di scuole di formazione e di centri ricreativi,ma tutto ciò acquisterà un maggiore spessore culturale se insieme, cristiani e musulmani, sapranno far tesoro dell’insegnamento di Gesù Cristo e del profeta Mohaned, figli ambedue di Allah/Dio il compassionevole e misericordioso, condividendo un cammino di fraternità.
L’incontro si è concluso con la recita bilingue della Sura 1 (In nome di Allah …) e della seguente preghiera comune, formulata a chiusura del Ramadan 2005 (28 ott.) a Fiorano:
O Dio a te tutta la lode, a te tutta la gratitudine / e a te tornino tutte le decisioni;
sei quello che va ringraziato e sei colui che va adorato, /sei l’Onnipotente su ogni cosa.
O Dio a te la gratitudine per le immense grazie / che ci doni ogni giorno.
O Dio a te la gratitudine degna della tua maestà / e della tua imponente sovranità.
O Dio ci siamo riuniti per adorarti per ringraziarti per i tuoi benefici,
donaci il tuo amore e la tua verità.
O Dio guidaci verso la strada della verità / e unisci i nostri cuori attorno ad essa.
O Dio donaci la fede, l’amore e la pace; / purifica i nostri cuori dall’odio e dal rancore,
proteggici dalle guerre, dai terremoti e dalle disgrazie.
O Dio ti chiediamo i mezzi per godere della tua misericordia,
per meritarci il tuo perdono, la salvezza da ogni male; / donaci il paradiso e la salvezza dall’inferno.
O Dio benedici i seguaci di Gesù e coloro che seguono l’insegnamento del profeta Muhammad,
benedici tutti gli uomini di buona volontà. / O Dio di tutto l’universo portaci in Paradiso.
In questi tragici momenti di violenza insensata, questo nostro incontro ha rappresentato la volontà a non lasciarsi sopraffare né dagli eventi né dai fomentatori dello scontro di civiltà, ed a proseguire sulla via della pace.